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Morte di papa Francesco. Visitò il reatino quattro volte. Due volte si recò a Greccio, una a Borgo San Pietro e poi ad Amatrice dopo il sisma

Papa Francesco e’ morto. E’ quanto ha annunciato Sua Eminenza, il cardinale Farrell. “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, e’ tornato alla casa del Padre – le parole di Farrell -. La sua vita tutta intera e’ stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedelta’, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei piu’ poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesu’, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.

Quattro le visite nel Reatino. La prima fu il 4 gennaio 2016, in una visita privata a Greccio in cui andò a pregare nel Santuario francescano. Quindi, nei mesi successivi, Papa Bergoglio si recò nel monastero di Santa Filippa Mareri, a Borgo San Pietro.

Dopo il terremoto del 24 agosto 2016, il Papa andò nei luoghi più colpiti, con la sua preghiera tra le macerie ad Amatrice. Quindi quella del primo dicembre 2019, in cui si recò sempre a Greccio, per un momento di preghiera e la messa nel Santuario dove firmò la lettera apostolica “Admirabile signum” sul significato e il valore del presepe.

Il messaggio Facebook del Comune di Greccio

“Il Sindaco Emiliano Fabi, l’Amministrazione comunale di Greccio, piange la scomparsa di Sua Sanità Papa Francesco. Nel cuore di ogni singolo grecciano resterà indelebile il suo amore per la vita e il suo messaggio di pace e di giustizia sociale che ha esaltato nel corso delle sue visite nel nostro Borgo. Memorabile la visita del 1 dicembre del 2019 in cui Papa Francesco, primo Pontefice a portare il nome del nostro amato Santo, firmò la lettera apostolica “Admirabile signum” sul significato e il valore del presepe. Possa la sua memoria continuare ad ispirare ed ispirarci verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole. Che riposi in pace”.

La nota del Vescovo di Rieti Vito

“Dolore e smarrimento per la notizia della morte di papa Francesco. Abbiamo temuto più volte che accadesse in questo ultimo periodo ma speravamo non accadesse mai come per chi si ama. L’amore non sopporta la perdita delle persone amate. In questo momento assieme alla preghiera per il Santo Padre prevalga la gratitudine, l’immensa gratitudine per l’insegnamento evangelico di cui ci ha fatto dono. La nostra Chiesa Reatina lo ricorda particolarmente per le sue quattro visite nella nostra terra, da Amatrice alla Valle Santa e non ultimo per il suo messaggio inviato durante il pellegrinaggio diocesano giubilare a Roma lo scorso 29 marzo. Siamo certi che non smetterà di accompagnarci facendoci sentire la forza provocante del Vangelo, specie nella condivisione con coloro che la società continua a mettere da parte.

La nota del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

“Questa mattina Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. Con profondo dolore mi unisco al cordoglio della Chiesa e del mondo intero per la scomparsa del Santo Padre” lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

“Nel mio percorso alla guida della Croce Rossa ho avuto il privilegio di incontrarlo più volte, insieme a migliaia di volontari. In ogni occasione, abbiamo riconosciuto la sua straordinaria umanità, la capacità di ascolto e la forza della sua vicinanza agli ultimi.

Anche da Presidente della Regione Lazio ho avuto l’onore di ricevere i suoi consigli, in particolare sull’organizzazione del Giubileo, un evento a cui teneva profondamente e che oggi ci unisce in un dolore comune.

Ricordo con emozione il nostro ultimo incontro: mi disse di non perdere mai il buon umore, nemmeno nei momenti più difficili. Un insegnamento che porterò sempre con me. Oggi più che mai, risuona forte il suo richiamo alla pace e la sua ferma condanna di ogni guerra. Le sue parole restano un monito per le coscienze, un appello a non voltarsi mai dall’altra parte di fronte alla sofferenza degli ultimi e all’ingiustizia. Roma, il Lazio e il mondo perdono un’altissima guida spirituale e morale. Il suo esempio continuerà a indicarci la strada. Addio Papa Francesco”.