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Sanità, Rocca anticipa le scadenze del Pnrr, a Rieti 9 grandi apparecchiature alcune delle quali già attive

Alla Asl di Rieti è in atto un ampliamento consistente del parco tecnologico e digitale aziendale con alcune grandi apparecchiature finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), già operative rispetto alla scadenza europea fissata per il prossimo 31 dicembre. Complessivamente si tratta di un angiografo, tre ecotomografi, un mammografo, due sistemi radiologici fissi, una Tac e una Risonanza magnetica per un totale di 9 apparecchiature di ultima generazione. Di questi, gli ecotomografi, i sistemi radiologici fissi, la Tac, son stati già collaudati. L’attivazione dei nuovi macchinari diagnostici garantirà il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori.

Risultati centrati grazie a un finanziamento complessivo che coinvolge tutte le Asl del Lazio di 102,8 milioni di euro. Insieme con la sostituzione delle tecnologie degli ultimi cinque anni, la programmazione del presidente Francesco Rocca, e del direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, ha permesso un ampliamento consistente del parco tecnologico e digitale ospedaliero del Servizio sanitario regionale. Si tratta di importanti investimenti volti a migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori. Analogamente, le Aziende sanitarie stanno procedendo con le 14mila assunzioni (comprese le stabilizzazioni), che sono indispensabili per rendere operative le 329 grandi apparecchiature.

«Cominciamo a raccogliere i frutti del cambiamento che abbiamo impresso, insieme con il direttore Andrea Urbani, al Servizio sanitario regionale. Siamo riusciti ad aumentare il numero delle grandi apparecchiature finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: da 298 ne arriveranno ben 329», ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. «Il 73% di queste sono già operative negli ospedali e nelle strutture sanitarie del Lazio. Un risultato di cui andiamo orgogliosi e che, certamente, offrirà ai pazienti prestazioni diagnostiche di gran lunga più precise. Un altro tassello per diffondere sul territorio la cultura della prevenzione e l’eccellenza nel trattamento clinico», ha sottolineato il presidente Francesco Rocca.

Una riforma organica, quella messa in atto dalla Regione Lazio, che poggia le basi su:

  • 661,5 milioni di euro, l’investimento più importante degli ultimi 20 anni per l’assunzione delle risorse umane;
  • 1,2 miliardi di euro, attraverso l’impiego di fondi fermi da anni per l’adeguamento sismico all’antincendio degli ospedali, insieme con i nuovi macchinari;
  • 155 milioni di euro, messi subito in campo per le progettualità del Giubileo del 2025, ossigeno per l’innovazione dei pronto soccorso, delle sale operatorie dei nosocomi e delle apparecchiature di ultima generazione.

Un ulteriore step è rappresentato dalla riforma del Recup attraverso l’informatizzazione delle liste d’attesa e l’integrazione delle agende dei privati convenzionati con quelle pubbliche, insieme con il finanziamento di 17 milioni di euro per far erogare 400mila prestazionifuori soglia” dalle Aziende sanitarie. Tale misura consentirà di riportare nei termini previsti dalla normativa le prestazioni urgenti, brevi, differite e programmabili. Sono vitali anche 1,4 miliardi di euro del Pnrr e del Piano nazionale complementare:
dagli Ospedali di comunità (86,5 milioni di euro) alle Case della comunità (158,4 milioni di euro), fino alle Centrali operative territoriali (20 milioni di euro), passando per l’assistenza domiciliare integrata (542  milioni di euro), la digitalizzazione dei Dipartimenti emergenza e accettazione (125,3 milioni di euro), gli adeguamenti degli ospedali e delle strutture (125,3 milioni di euro), il fascicolo sanitario elettronico 2.0 (55,4 milioni di euro) e le grandi apparecchiature (102,8 milioni di euro).

La giunta Rocca ha reperito ulteriori finanziamenti per la costruzione di nuovi ospedali: A Rieti per la costruzione del nuovo De Lellis son andati 384 milioni di euro. Più in generale al Nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo); Nuovo Ospedale Tiburtino (379 milioni); Nuovo Ospedale di Latina (261 milioni); Nuovo Ospedale del Golfo (263 milioni);Ospedale di Acquapendente (30 milioni); Riapertura dell’Ospedale San Giacomo (145 milioni).