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I Sindaci di Greccio, Assisi e Betlemme lanciano un messaggio di pace dal santuario francescano del primo presepe della storia

La pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, sono stati i temi al centro della prima edizione della “Festa delle Città Gemellate” che si è svolta ieri, sabato 13 aprile, a Greccio.

Il Santuario francescano del primo Presepe è stato protagonista di un momento di preghiera per la Pace nel mondo a cui hanno partecipato undici delegazioni italiane e straniere.A distanza di sette mesi dalla Dichiarazioni di Pace siglata in Terra Santa, Greccio, Assisi e Betlemme con i sindaci Emiliano Fabi, Stefania Proietti e Anton Salman si sono ritrovati a Greccio, nella terra in cui San Francesco realizzo il primo Presepe della storia, per rinnovare il Patto che da una parte ricorda e condivide i principi e i valori espressi dalla Natività di Gesù e l’opera di San Francesco che espresse attenzione verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. Dall’altra invia un segnale di solidarietà e fratellanza, di collaborazione tra i popoli, di riconoscimento della pari dignità di ogni persona, di difesa dei diritti e delle libertà fondamentali dei popoli. Tutti riferimenti ritenuti indispensabili per una vera e duratura Pace che viva nel cuore di ogni uomo, tra le persone, nelle comunità e con il pianeta.

“La vera pace non è semplicemente l’assenza di conflitto, ma, piuttosto, si fonda sulla giustizia e l’uguaglianza per tutti – ha sottolineato Anton Salman Sindaco di Betlemme. Il nostro lavoro verso la pace deve essere radicato nei principi di equità, rispetto dei diritti umani e riconoscimento dell’indipendenza e della libertà che garantiscono la dignità di ogni individuo. È nostro dovere, come leader, promuovere una risoluzione giusta ed equa dei conflitti, e lavorare attivamente per creare un mondo in cui tutte le persone possano vivere in pace e giustizia”.“Essere qui con i sindaci di Betlemme e Greccio vuole essere un segno di speranza – ha sottolineato Stefania Proietti Sindaco di Assisi. È un abbraccio fra tre comunità unite dalla fraternità che, oltre le appartenenze politiche, si riconoscono nel nome e nei valori di pace di San Francesco, patrono d’Italia. Nella notte di Natale siamo stati a Betlemme per far sentire la nostra vicinanza, il nostro affetto, alle popolazioni massacrate dalla guerra. È stato un gesto sentito per ribadire ancora una volta, sempre, che siamo tutti fratelli”.

“Greccio è da sempre impegnata nella promozione della pace – ha sottolineato Emiliano Fabi Sindaco di Greccio. La Festa delle Città Gemellate nasce proprio con l’intento di costruire un ponte che connette culture diverse creando legami solidi e duraturi e ci ricorda che, nonostante le nostre differenze culturali e geografiche, siamo tutti parte di una comunità globale. In un momento in cui si avverte forte l’esiguità di vigorose rotte di pace, l’incontro che ci ha visto protagonisti con Assisi e Betlemme ha rinsaldato il nostro comune impegno, che è quello di irradiare il messaggio universale di San Francesco, della Natività e del Presepe nella speranza che possa essere ascoltato e recepito da tutti”.

La Festa delle Città Gemellate è stato ulteriormente arricchita dalla firma dei Patti di Fratellanza con i comuni di Aulla, Bellegra, Corleto Perticara, dalla firma del Patto di Gemellaggio con il Comune di Trebechovice pod Orebem della Repubblica Ceca e dalla firma del Patto di Amicizia con Matera. La Festa ha visto inoltre rinsaldare i legami tra Greccio e Celano, Bellegra, Chiusi della Verna, Faggiano. Intensi sono stati gli interventi che hanno visto protagonisti padre Alvaro Cacciotti OFM, che ha esposto un particolare approfondimento del presepe di Francesco e in collegamento streaming padre Ibrahim Faltas, vicario della custodia di Terra Santa, che è tornato a parlare di quanto sta accadendo in Terra Santa, della necessità di difendere chi subisce i mali della guerra per cercare di essere voce di chi non ha più voce, per chiedere verità, giustizia, pace.

Durante la giornata, in un clima informale, tutte le delegazioni presenti hanno partecipato ad un mini laboratorio per la preparazione del “Pane di Francesco” il progetto di successo lanciato dal Comitato nazionale Greccio 2023 che si ispira da un lato al patrimonio concreto della nostra terra, il grano e la sua coltivazione, dall’altro al messaggio universale di Francesco che per primo disse “cum-panis” per dire compagno, compagna: condividere, stare insieme per stare meglio.