Si apre oggi in Cassazione l’ultimo atto del processo per i crolli di ‘piazza Sagnotti’ ad Amatrice
Si apre questa mattina in Corte di Cassazione l’ultimo atto del processo per i crolli delle due palazzine gemelle ex Iacp (Ater) di piazza Augusto Sagnotti, ad Amatrice, in seguito al sisma del 24 agosto 2016 dove trovarono la morte 19 inquilini.
Il Tribunale di Rieti – con piena conferma della Corte di Appello di Roma – in primo grado aveva condannato a 9 anni di reclusione il direttore tecnico dell’impresa costruttrice Sogeap, Ottaviano Boni, a 5 anni e 8 mesi il geometra della Regione Lazio-Genio Civile, Maurizio Scacchi, a 8 anni l’amministratore unico della stessa azienda, Luigi Serafini, a 7 anni l’allora presidente dell’Iacp, Franco Aleandri, a 7 anni, l’ex assessore del Comune di Amatrice, Corrado Tilesi, ma questi ultimi tre imputati nel frattempo sono deceduti. Sempre in primo grado, e poi confermata in Appello, era stata accertata anche la responsabilità civile di Ater e Regione Lazio per quanto commesso dagli imputati.
Entrambe le sentenze avevano evidenziato che le cause del crollo delle due palazzine gemelle erano da attribuire a errori di calcolo e costruzione, accogliendo l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Rieti.