Esami diagnostici e screening anche in Farmacia. Parte il progetto voluto dalla Regione insieme a Federfarma e Assofarm.
Da oggi anche nelle farmacie del Reatino si potranno eseguire, in convenzione con il sistema sanitario regionale, elettrocardiogrammi e holter pressori. A questi esami si aggiungono lo screening del tumore del colon retto, lo screening del diabete non noto ed il monitoraggio dell’aderenza terapeutica per pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva, oncologici, cardiopatici e pazienti fragili, con l’obiettivo di garantire una corretta gestione delle terapie e ridurre i rischi legati a interruzioni o errori terapeutici.
Inoltre dallo scorso 8 ottobre una ventina di farmacie eseguono anche la somministrazione dei vaccini antinfluenzali.
E’ quanto prevede la sperimentazione avviata grazie all’accordo raggiunto tra Regione Lazio e Federfarma Lazio e Assofarm che offrirà nuovi benefici ai cittadini e rafforzerà il ruolo della farmacia nel servizio sanitario regionale. Lo screening del diabete non noto prevede la valutazione del rischio tramite un questionario e un test glicemico gratuito in farmacia, per inviare precocemente casi di diabete al medico.
Con la ricognizione farmacologica, invece, l’obiettivo è raccogliere e verificare le terapie, per trasmettere, poi, i dati al medico di medicina generale che, se necessario, potrà adattare il piano terapeutico al fine di migliorare l’efficacia del trattamento e ridurre i rischi. Con la sperimentazione e l’introduzione della telemedicina prende definitivamente il via la cosiddetta “farmacia dei servizi”, una sanità a chilometri zero in grado di offrire, oltre ai farmaci, servizi sanitari aggiuntivi che contribuiscono a ridurre la pressione sulle strutture sanitarie.
Si tratta di una svolta importante, soprattutto in un territorio complesso come il nostro, composto da tanti piccoli comuni dove a fronte di un progressivo depauperamento di servizi pubblici, la farmacia, con la sua rete capillare di professionisti, resta un baluardo a difesa degli anziani e delle loro fragilità e di tanti cittadini che alla grande città hanno scelto il piccolo borgo.
A parlare sono i numeri: nel Reatino insistono infatti 73 farmacie, di queste il 90% sono rurali (vale a dire presenti in un comune che non supera i 5mila abitanti) e alcune, addirittura, operano in comuni con una manciata di residenti. E’ il caso della farmacia di Orvinio che serve 472 residenti, quella di Collalto Sabino (458), Colli sul Velino (553), Salisano (565), Cottanello (572). Laddove non è presente, la farmacia più vicina mette a disposizione il dispensario di farmaci, come nel caso di Micigliano dove è presente a fronte di 120 residenti, Collegiove che di residenti ne conta 128, Paganico Sabino (162). In tutto, i dispensari presenti nel Reatino sono 18 e distribuiscono medicinali di uso comune e di pronto soccorso già confezionati, sopperendo di fatto alla carenza all’accesso al servizio farmaceutico, come strumento in più per i cittadini.
“Si tratta di una vera e propria svolta – sottolinea Mario Coviello (vedi foto) neopresidente dell’ordine dei farmacisti della provincia di Rieti e vice presidente di Federfarma Lazio – perché tale attività viene svolta in luoghi dove l’assistenza sanitaria è più fragile e dove le peculiarità del territorio frenano l’accesso all’ospedale e al distretto. In tutti questi casi i pazienti possono rivolgersi con fiducia alla farmacia sotto casa ed eseguire gli esami di cui necessitano”.


