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Settimana Santa, Messa Crismale celebrata in Cattedrale dal Vescovo Vito

C’è un momento, nella Settimana Santa, in cui la Chiesa si guarda allo specchio. Non per contemplarsi, ma per riconoscere la propria forma nel riflesso del Vangelo.

È la Messa Crismale, celebrata nella Cattedrale di Rieti nel tardo pomeriggio del Mercoledì Santo, come una soglia tra il tempo quaresimale e i giorni centrali del Triduo Pasquale. È una liturgia densa, nella quale l’unità della Chiesa si rende visibile attorno al vescovo, con i presbiteri, i diaconi, i consacrati, i laici, in un solo popolo convocato. Ma è anche una celebrazione dell’olio – dell’unzione, della missione, della cura.

E quest’anno più che mai, ha avuto il profumo forte e dolce della pace, evocata sin dalla dedica fatta all’associazione Rondine e alla sua opera educativa contro la guerra, conosciuta dalle testimonianze incontrate durante il pellegrinaggio giubilare.

La celebrazione ha preso avvio con una breve processione uscita dagli archi del Palazzo Papale e rientrata dalla porta principale della Cattedrale. Un gesto simbolico, ma potente: il vescovo e i presbiteri hanno attraversato lo spazio della città per raggiungere l’assemblea in attesa, segno tangibile di un’uscita che cerca incontro e unità. Nella monizione iniziale, mons. Vito Piccinonna ha ricordato il significato profondo di questa liturgia che «manifesta la Chiesa tutta corpo di Cristo», sottolineando il legame tra l’unzione del crisma e la consacrazione dell’intero popolo di Dio.

foto Frontiera