In occasione del 250° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza iniziativa a Vacone con il comandante provinciale

Nella mattinata odierna, 12 aprile, nell’ambito delle iniziative in occasione del 250° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, il Comando Provinciale di Rieti e il Comune di Vacone, hanno commemorato l’80° Anniversario della morte del Finanziere Allievo Sottufficiale Beniamino Minicucci, Medaglia d’Oro al Merito Civile, e del concittadino Amilcare Baldoni, ivi deceduti in data 12 aprile 1944.

L’evento ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari, dell’ANPI e di un’ampia rappresentanza di cittadini.

All’alba del 12 aprile 1944, nell’ambito dell’operazione “Osterei”, le SS giungono a Vacone, alla ricerca dei partigiani locali e di alcuni prigionieri di guerra angloamericani. Il rastrellamento, mirato, procede per tutto il paese. In questi frangenti viene catturato il Finanziere Beniamino Minicucci, rientrato a Vacone dopo l’armistizio avendo rifiutato di porsi sotto il comando della potenza occupante. I tedeschi iniziano a fargli domande stringenti sulla presenza di partigiani nei boschi dei dintorni; nel frattempo altri loro commilitoni, perquisendo proprio l’abitazione di Minicucci, rinvengono la sua pistola d’ordinanza. A quel punto l’interrogatorio diventa violento, con minacce e percosse, prima che la vittima – che continua a negare la presenza di partigiani e prigionieri nei boschi – venga barbaramente trucidata dopo un tentativo di reazione. Nel mentre, un’altra uccisione si è consumata con il rintraccio di Amilcare Baldoni, considerato dai tedeschi il capo dei partigiani locali.

Nel dicembre 2009 al Finanziere allievo sottufficiale Beniamino Minicucci è stata concessa la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: “Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale partecipava ad alcune operazioni di guerra e dopo l’armistizio entrava a far parte di una formazione partigiana. Catturato dai tedeschi, con eroico coraggio, si rifiutava di collaborare alla ricerca e all’individuazione di alcuni partigiani, venendo barbaramente fucilato. Mirabile esempio di altissima dignità morale, generoso spirito di sacrificio ed umana solidarietà, spinti fino all’estremo sacrificio”.