Chiusura dello stabilimento Etatron. Richieste di sindacati e Prefetto inascoltate dall’Azienda

In merito alla chiusura dello stabilimento reatino Etraton sindacati e istituzioni al lavoro per trovare una soluzione condivisa per tutte le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti. In tal senso si sono svolti nei giorni scorsi due incontri in Prefettura alla presenza di S.E. il Prefetto di Rieti, della Federlazio, della Direzione di Etatron, del Comune di Rieti e delle Organizzazioni Sindacali nei quali è stata affrontata la vertenza ma al momento non si è trovata una soluzione vista la posizione di chiusura della Etatron e della sua proprietà. Nonostante la richiesta formale di S.E. il Prefetto di sospendere i trasferimenti delle lavoratrici e dei lavoratori e prendere tempo per trovare una soluzione, la direzione di Etatron si è rifiutata di aderire a questo percorso.

Come Organizzazioni Sindacali – scrivono la Fim Cisl Roma Rieti con il segretario Vincenzo Tiberti, la Fiom Cgil Rieti Roma Eva con il segretario Luigi D’Antonio e la Uilm Uil Rieti con il segretario Franco Camerini – riteniamo grave questo comportamento vista anche la disponibilità della Prefettura di mettersi a disposizione per trovare una soluzione e per la quale serve sicuramente più tempo di quello dato dall’azienda.

Riteniamo che la soluzione, così come ribadito nel tavolo in prefettura, possa e vada ritrovata nel nostro territorio visto che la proprietà di Etatron è a Rieti e possiede anche una realtà importante come quella di Seko che opera nello stesso settore di Etatron ed è tra i leaders mondiali del settore. Dovrebbe essere una soluzione naturale, visto anche il numero delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, invece ci siamo trovati davanti ad un muro anche difronte alle richieste di S.E. il Prefetto. Questa posizione netta della proprietà è difficile da capire.

Alla luce di tale situazione riteniamo necessaria la convocazione urgente di un Tavolo Istituzionale, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti, presso il Comune di Rieti per cercare di dare una soluzione lavorativa a tutte le lavoratrici ed i lavoratori della Etatron. Come abbiamo più volte ribadito come Sindacati, tutto può permettersi questo nostro territorio meno perdere ulteriore occupazione”.