Ancora polemiche sul Terminillo senza neve. Dopo gli articoli della Reuters britannica e del Der Spiegel tedesco interviene la storica scuola sci dell’ex montagna di Roma

Ancora polemiche sul Terminillo dopo gli articoli pubblicati prima dall’agenzia britannica Reuters e successivamente dalla rivista settimanale tedesca Der Spiegel (ripresi anche da alcune testate nazionali come il Corriere della Sera e la Stampa) relativi all’assenza di neve che – in questi mesi – sta facendo registrare una delle peggiori stagioni per la montagna reatina. Ad intervenire è la storica scuola sci dell’ex montagna di Roma con i suoi maestri.

“La Scuola Sci Terminillo dopo aver letto sugli organi di stampa nazionali ed internazionali affermazioni false e fuorvianti ritiene doveroso chiarire che il Terminillo sia l’unica stazione appenninica dotata di innevamento artificiale a non avere neanche un impianto aperto” lo scrive Scuola Sci Terminillo.

“Questo tuttavia non è dovuto alle eccezionali condizioni climatiche di questa stagione, piuttosto ad una gestione non puntuale delle finestre climatiche utili a produrre neve”.

“È da sottolineare il fatto che pochi sono stati i tentativi messi in atto sulla pista Togo servita dal tapis roulant, e che se fossero stati gestiti in maniera più opportuna sfruttando TUTTE le finestre adatte alla produzione di neve, sarebbero risultatati efficaci e permanenti, poiché infatti, nonostante le temperature elevate degli ultimi 15 giorni, grazie alla posizione favorevole della pista Togo che giace in ombra gran parte della giornata, la neve prodotta non ha accennato a sciogliersi e giace tuttora in loco” aggiungono”.

“La scuola sci ed i maestri, professionisti che operano su questa montagna da sempre, stigmatizzano l’effetto negativo creato da notizie fuorvianti e considerazioni erronee divulgate da persone che pur ricoprendo ruoli dirigenziali hanno modesta conoscenza dei meccanismi di gestione e preparazione delle piste da sci” scrive Scuola Sci Terminillo”.