Giovane reatino suicida nel carcere di Ancona

Un giovane reatino suicida nel carcere di Montacuto ad Ancona. La mamma accusa di averlo abbandonato. Nel bagno di una cella di isolamento è terminata la vita di Matteo Concetti, 25 anni, nato a Fermo da una famiglia di Rieti, dove il giovane ha vissuto per tanti anni e ha frequentato le scuole prima di tornare di recente nelle Marche.

L’hanno trovato impiccato con una corda, venerdì. Inutili i tentativi di soccorso degli agenti penitenziari e 118. Una storia complicata, la sua. Nel penitenziario anconetano ci era finito a fine novembre, trasferito da quello di Fermo, probabilmente a causa di un momentaneo sovraffollamento.

Prima ancora, Matteo aveva ottenuto la possibilità di scontare una pena alternativa, lavorando in una pizzeria e vivendo in un appartamento in affitto nel Fermano con la sua ragazza. Poi un errore, forse un imprevisto, e il 25enne manca di un’ora l’orario del rientro a casa. Per questo il giudice lo rimanda in carcere, prima a Fermo, poi ad Ancona. Gli mancavano solo 8 mesi prima della libertà.

Tra giovedì e venerdì scorsi il 25enne è stato condotto in isolamento. Già si trovava nella sezione “chiusa” del carcere, dove i detenuti non sono liberi di spostarsi. Quindi si sarebbe reso protagonista di un’aggressione a una guardia. Da qui, il trasferimento al regime più duro. Che qualcosa non andasse l’avevano notato i genitori, che venerdì mattina l’avevano incontrato.