Emergenza scuole. Nel reatino ne verranno accorpate sei. Cgil: “E’ incompatibile con lo sviluppo del territorio”
“I tagli al dimensionamento della rete scolastica sono incompatibili con lo sviluppo del territorio: la Flc chiede subito una deroga ai tagli per l’anno 2024/2025 e un piano di rilancio e miglioramento per il futuro. Ieri 11 dicembre si è svolto l’incontro con il Presidente della provincia di Rieti sul dimensionamento scolastico. Unanime la posizione uscita dal tavolo confronto tra Provincia, Comuni e Istituzioni scolastiche: no ai tagli alla rete scolastica”. “Come emerso dalla discussione, la forzatura avanzata nelle ultime ore dal governo regionale del Lazio che sulla provincia di Rieti porterebbe accorpamenti in 6 scuole è incompatibile con le esigenze di questo territorio e impossibile da realizzare nei tempi previsti cioè entro il mese di dicembre.
La Flc Cgil valuta in modo positivo dunque la proposta della presidente della Provincia Roberta Cuneo di tenere per il 2024/2025 la medesima dimensione della rete scolastica provinciale e di aprire un tavolo tecnico che nell’arco di alcuni mesi elabori un nuovo piano. Deve essere però chiaro che l’obiettivo di questo tavolo congiunto dovrà essere quello di progettare un piano di dimensionamento che sia parte di una idea di rilancio sul futuro di questo territorio, che sia coerente con i piani di sviluppo e di lotta allo spopolamento che i comuni faticosamente tengono in piedi. Per questo motivo l’unico dimensionamento utile al territorio è quello votato al miglioramento della rete scolastica e al rafforzamento dell’offerta formativa di tutta la provincia.
Per questo riteniamo non applicabile la norma del governo Meloni con cui i parametri del dimensionamento scolastico subiscono un taglio ribaltando l’idea che la rete scolastica sia dimensionata sulle esigenze concrete dei territori. In questa logica resterebbero senza risposta ognuno dei bisogni specifici delle zone montane, di quelle del cratere sismico e in generale i bisogni di tutta la rete policentrica delle aree interne nella quale lavoratori famiglie e studenti subiscono già le difficoltà di spostamento e la grave debolezza della rete dei trasporti.
Per altro tutto questo sarebbe anche in contraddizione con gli obiettivi dei progetti già finanziati ai comuni dal PNRR per il ripopolamento, lo sviluppo e la coesione dei territori. Nella giornata di oggi 12 dicembre è previsto l’incontro tra organizzazioni sindacale e regione Lazio dal quale capiremo se davvero il governo del Lazio assumerà la responsabilità (folle) di prendere una decisione in contrasto con i territori che chiedono unanimemente una deroga almeno per il 2024/2025” conclude Cgil .