Il punto accoglienza e informazione del Pronto Soccorso del De Lellis di Rieti riferimento per pazienti e familiari

Le criticità che insistono nei pronto soccorso del Lazio sono uno dei problemi più sentiti dai cittadini e su cui nei mesi scorsi si è espresso anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca preoccupato per l’esiguo numero di medici dell’emergenza presenti in alcune strutture della regione. Una criticità, quella relativa al personale medico presente nei pronto soccorso, che inevitabilmente si riversa sulla comunicazione tra quest’ultimi e i cittadini che sempre più spesso, soprattutto presso l’ospedale provinciale di Rieti, lamentano una scarsa attenzione nei loro confronti. Nelle settimane scorse, per cercare di arginare tale criticità, la direzione strategica della Asl di Rieti ha avviato un interessante progetto di accoglienza e informazione presso il pronto soccorso del De Lellis.

Uno sportello, gestito da personale infermieristico attivo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 7 alle ore 21. Il nuovo servizio fornisce all’utente o al familiare tutte le informazioni relative al percorso assistenziale del paziente. Inoltre, il personale presente è a disposizione dei familiari anche per far recapitare effetti personali di stretta necessità al paziente che si trova ricoverato in Pronto Soccorso. Il progetto, ad un mese circa dalla sua istituzione, è stato accolto dall’utenza con grande entusiasmo tanto da essere utilizzato da oltre il 70% delle persone che transitano all’interno della struttura.

Il nuovo servizio è sicuramente un passo in avanti per arginare quell’incomunicabilità tra medico e paziente o familiare che spesso sono alla base del maggior numero di segnalazioni di disservizi all’interno delle strutture dedicate all’emergenza. L’attesa in Pronto Soccorso per pazienti e famigliari rappresenta da sempre una fase critica del rapporto del cittadino con il Servizio Sanitario. Numerosi sono i fattori che fanno diminuire il livello di qualità di servizio percepito dall’utente: la durata dell’attesa, l’ansia legata alla preoccupazione per la propria salute, le aspettative di risposta rapida. Ed ecco allora che il tempo d’attesa in Pronto Soccorso può rappresentare un’opportunità per trasmettere al cittadino informazioni utili e coerenti sull’esperienza che sta vivendo come paziente o accompagnatore.

Proprio per questo, la stessa Regione Lazio ritiene importante promuovere iniziative di “attesa attiva” finalizzate al miglioramento degli aspetti di comfort in sala d’attesa. La verifica oggettiva da parte del paziente e del familiare del percorso d’assistenza, a partire dall’ora d’accettazione fino all’esecuzione delle diverse prestazioni dà la possibilità di limitare le problematiche connesse alle attese ed è funzionale all’erogazione di una migliore prestazione, diminuendo la possibilità di essere chiamati a gestire situazioni di front-desk a forte tensione.