La Asl di Rieti prima Azienda nel Lazio per erogazione dei servizi sanitari. A decretarlo la Giunta regionale presieduta dal governatore Rocca.

L’Azienda Sanitaria Locale di Rieti centra gli obiettivi risultando prima nel monitoraggio regionale delle attività assistenziali e della qualità delle prestazioni erogate dalle Asl del Lazio. Il risultato ottenuto negli anni difficili del “post Sisma” del 2016 e dell’avvio della pandemia. Tra gli obiettivi oggetto di verifica: tempi di attesa, assistenza territoriale, prevenzione e Screening, qualità dell’assistenza ospedaliera, donazione organi e tessuti e farmaceutica. Lo scrive Asl Rieti.

Nella seduta del 14 aprile 2023 la Giunta regionale ha approvato gli esiti della verifica concernente il conseguimento degli obiettivi di salute e funzionamento di ordine sanitario da parte dei Direttori Generali e dei Commissari Straordinari delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale, assegnati per l’anno 2020 e le valutazioni integrative relative alle annualità 2018 e 2019.

La Asl di Rieti, con una valutazione finale per l’anno 2020 di 99,68 punti, è risultata la prima Asl del Lazio e la terza tra tutte le Aziende e gli Enti del Servizio sanitario regionale. Durante la seduta sono state inoltre effettuate delle valutazioni integrative alle annualità 2018 e 2019: nella prima annualità la Asl di Rieti con 87,42 è seconda tra le Asl, mentre nella seconda annualità è terza con 83,17.

Gli esiti della verifica concernente il conseguimento degli obiettivi di salute e funzionamento di ordine sanitario sono il frutto di un sistema di monitoraggio delle attività assistenziali e della loro qualità finalizzato a verificare la qualità delle prestazioni erogate al servizio dei cittadini. Tra queste figurano: Tempi di attesa, Assistenza territoriale, Prevenzione/Screening, Appropriatezza organizzativa e Qualità dell’assistenza ospedaliera, Donazione organi e tessuti, Farmaceutica, Piano esiti e qualità, Patrimonio edilizio e tecnologico, Economico finanziario.


Il risultato ottenuto è frutto di un lungo e complesso lavoro all’interno del quale ha trovato spazio un profondo ripensamento del sistema delle cure primarie e dei servizi territoriali che, grazie al lavoro svolto per riportare il Presidio ospedaliero alla sua originaria vocazione di cura delle acuzie, è diventato il perno per un accesso alle cure del paziente più vicino al proprio domicilio. Tale ricalibratura è stata avviata dall’Azienda nonostante gli anni difficili del Sisma del 2016 e della pandemia da SARS CoV-2 scoppiata proprio nei primi mesi del 2020. L’Azienda ha lavorato in una logica organizzativa di rete multidimensionale integrata (sociale e sanitario, ospedale e territorio, pubblico-terzo settore) e sta proseguendo cercando di migliorare l’integrazione ospedale – territorio e definendo le modalità di transito dei pazienti da un ambito all’altro, anche alla luce della nuova progettualità derivante dal PNRR. Lo scrive Asl in una nota.