Sostituzione etnica, Lollobrigida: “No alla macchina del fango. Si può diventare italiani venendo qui”

Dice ‘no’ alla “macchina del fango”, annuncia querele, parla di “caos” ingiustificato rispetto al polverone che si è creato, respinge le accuse di essere razzista, dice che non conosceva la teoria complottista e spiega anche il vero problema dell’Italia è la denatalità, per cui sì, sarebbe meglio che gli italiani cominciassero a fare più figli, piuttosto che il numero degli immigrati continuasse ad aumentare. Tira dritto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che dopo l’ondata di polemiche sollevate dall’utilizzo da parte sua dell’espressione “sostituzione etnica”, oggi prova a fare chiarezza in un’intervista rilasciata al Corriere della sera.

LEGGI ANCHE: VIDEO | Tutte le volte che Meloni ha parlato di sostituzione etnica

“NON CONOSCEVO LA TEORIA COMPLOTTISTA, NON PERDO TEMPO”

Del fatto che non conoscesse il piano Kalergi e la ‘teoria complottista’, Lollobrigida risponde così: “Non credo sia corretto definirmi ignorante perchè fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione“. 

“VOGLIAMO COSTRUIRE LE CONDIZIONI PER FARE PIÙ FIGLI IN ITALIA”

A proposito di chi lo ha criticato per l’espressione linguisticamente sconcertante, il ministro si difende spiegando che voleva tracciare “un’alternativa” possibile al fatto che, come si dice da più parti, l’Italia abbia bisogno di immigrati visto che non si fanno più figli. Secondo lui, la strada da percorrere è opposta, ovvero trovare il modo di incentivare la natalità in Italia: “A nostro avviso la prima scelta è costruire un sistema di welfare che crei le condizioni per chi vuole mettere al mondo figli“. Va in questa direzione, del resto, anche l’annuncio arrivato ieri dal ministro Giancarlo Giorgetti, dell’ipotesi azzeramento tasse per coppie che hanno due figli.

LEGGI ANCHE: Migranti, Prodi su Lollobrigida: “Sostituzione etnica? Siamo a livelli brutali”

“SI PUÒ DIVENTARE ITALIANI VENENDO QUI E GIURANDO SULLA COSTITUZIONE”

Ecco cosa dice poi Lollobrigida, spiegando dal suo punto di vista cosa intendeva con la sua teoria: “Se siamo italiani e pensiamo che i nostri valori debbano essere tutelati dobbiamo difenderli, con la nascita di bambini così fortunati da venire al mondo in Italia. Senza ostacolare l’integrazione, ma senza cancellare la nostra cultura a vantaggio di altre. Si può diventare italiani anche venendo qui, lavorando, apprezzando il nostro modello e giurando sulla Costituzione, pietra miliare che distingue i cittadini italiani dal resto”.

“SONO CONTRARIO ALL’USO DELLA PAROLA RAZZA”

Quanto alle accuse di razzismo, Lollobrigida le respinge: “Sono contrario all’uso politico della parola razza e ritengo che stoni nella nostra Costituzione. Si sta cercando di fare un caos sul tema serissimo della denatalità e sul tentativo di mantenere il nostro modello”.

A proposito delle teorie complottiste e xenofobe a cui tutti hanno avvicinato le sue parole, il ministro si difende così: “Cerchiamo di capirci. Nella mia vita ho preso distanze siderali da chi immagina
complotti internazionali, e altre follie di questa natura. E ricordo alcuni esempi clamorosi di sostituzione, perpetrati dal fascismo in Alto Adige, da Stalin con la russificazione dell’Ucraina o da Putin in alcune aree del Donbass”.

LEGGI ANCHE: Lollobrigida: “Incentivare le nascite, no alla sostituzione etnica”. È polemica

“QUERELE PER CHI MI HA PARAGONATO A HITLER”

A Elly Schlein che ha parlato di “suprematismo bianco”, risponde con una battuta: “L’ultima volta che ho sentito parlare di suprematismo bianco stavo guardando i Blues Brothers, uno dei miei film preferiti. E non ero dalla parte dei nazisti dell’Illinois”. E per chi chiunque altro lo abbia attaccato usando espressioni pesanti, fa sapere che ha già dato incarico al suo avvocato di muoversi: “Non voglio nemmeno commentare insulti e aggressioni verbali. Ma ho dato mandato ai miei legali di querelare chi mi ha rivolto offese gravi, dandomi dell’hitleriano o paragonandomi a criminali nazisti”.

“IL 25 APRIEL SPERO DI TORNARE IN TEMPO PER LE CELEBRAZIONI”

Quanto a Fratelli d’Italia, Lollobrigida ricorda che “l’aver preso le distanze da qualsiasi forma di razzismo permette di affrontare con serenità polemiche strumentali di avversari che ricorrono alla macchina del fango per coprire gli errori compiuti nei loro anni di governo”. Il 25 aprile in Giappone per non essere in Italia? Lui replica così: “No, vado al G7 e non è una scusa. Spero di tornare in tempo, perché ci tengo a partecipare alle celebrazioni”.

fonte Agenzia DIRE www.dire.it