Inagibilità della scuola di Poggio Fidoni: interviene il Sindaco Sinibaldi: “Dall’opposizione accuse prive di fondamento”

“Al fine di fare chiarezza rispetto ad alcune strumentalizzazioni apparse sulla stampa negli ultimi giorni in merito al plesso “Di Marzio” di Poggio Fidoni, si precisa quanto segue – scrive il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi – E’ importante sottolineare, innanzitutto, che l’immobile di Poggio Fidoni, come segnalato anche dal dirigente del Settore V Lavori Pubblici del Comune di Rieti, non ha mai subito modifiche strutturali e non ha mai riportato alcun tipo di danno o dato segnali di criticità, neanche dopo il sisma del 2016 a seguito del quale, infatti, l’attività scolastica è sempre continuata.

Il Comune di Rieti nel 2019 ha ottenuto un finanziamento per lo svolgimento di indagini diagnostiche su alcuni edifici scolastici pubblici e, nel mese di dicembre dello stesso anno, ha affidato l’incarico per le verifiche sulla scuola “Di Marzio” di Poggio Fidoni.

La relazione da parte della società incaricata, trasmessa al settore V del Comune di Rieti il 29 dicembre 2022, ha evidenziato alcune criticità su due solai. A quel punto l’Amministrazione Comunale ha scelto di intraprendere la via dell’estrema prudenza avviando una ricerca preliminare della presenza di immobili, pubblici o privati, nell’area limitrofa al plesso scolastico di Poggio Fidoni, in grado di ospitare da subito gli alunni. La ricerca è ancora in corso e, nel frattempo in accordo con la Dirigenza scolastica, in via esclusivamente precauzionale, è stato deciso di trasferire gli alunni presso l’Istituto Pascoli data la disponibilità in loco di spazi e aule adeguate.

Da lunedì 6 marzo, senza perdere un solo giorno di scuola e avendo preventivamente informato le famiglie, gli alunni hanno proseguito la propria attività scolastica alla Pascoli dove, grazie all’impegno del Comune di Rieti, sono stati garantiti, senza alcuna interruzione, anche il servizio di trasporto scolastico e il servizio mensa.

E’ importante sottolineare che le indagini svolte sull’immobile “Di Marzio” hanno analizzato la struttura rispetto alla normativa sismica attuale del 2018 ma senza l’esecuzione di prove invasive sui solai proprio per l’oggettivo impedimento rappresentato dalla presenza di un’attività didattica continuativa.

Come evidenziato dal dirigente del Settore V lavori pubblici occorre eseguire un numero maggiore di saggi sulla struttura per avere una verifica più completa dello stessa. Pertanto, ad oggi, risulta opportuno indagare ulteriormente per comprendere il reale quadro di resistenza dell’immobile. E’ facilmente comprensibile il fatto che tali indagini invasive possono essere eseguite esclusivamente in assenza dell’attività scolastica.

Si segnala, inoltre, che il Comune di Rieti, nel settembre 2019 e nell’agosto 2021, ha già inoltrato due distinte richieste di finanziamento per la Scuola “Di Marzio”.

Il trasferimento degli alunni è stato dettato, da un lato da un estremo spirito precauzionale, che dovrebbe rassicurare tutti e che, invece, alcuni hanno voluto strumentalizzare per gettare fango e destare panico, con atteggiamenti e scritti al limite del procurato allarme, e dall’altro dalla necessità di liberare l’immobile dall’attività scolastica per poter programmare ulteriori e più complete indagini – dichiara il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi – La scuola Di Marzio non è mai stata dichiarata inagibile, come qualcuno in maniera improvvida ha scritto su alcuni organi di stampa, tantomeno sono stati messi in pericolo dei bambini. Un’accusa infamante che si commenta da sé. Non ci aspettavamo un grazie da parte di certa opposizione ma mai avremmo pensato che qualcuno potesse spingersi tanto in là da tentare di trasformare in un ‘caso’ quella che, invece, è un’azione prudenziale, peraltro perfettamente riuscita in termini organizzativi anche grazie alla piena collaborazione della Dirigenza scolastica, senza alcuna sbavatura e senza rimostranze da parte delle famiglie degli alunni. Fortunatamente, come in tante altre occasioni, l’attacco scomposto di parte della minoranza e della stampa che ne ha amplificato e rilanciato le tesi, si è rivelato l’ennesimo buco nell’acqua. Ora ci concentreremo sulle ulteriori indagini da effettuare sull’immobile di Poggio Fidoni e, contestualmente, sulla ricerca di soluzioni percorribili per riportare gli alunni, il prima possibile, a studiare nella frazione di residenza”.

Ricordiamo che il Sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi e la Dirigente dell’IC Giovanna Pascoli, Annamaria Renzi incontreranno le famiglie presso la sala parrocchiale di Poggio Fidoni venerdì 10 marzo alle ore 18.30.

LA REPLICA DELLE OPPOSIZIONI IN COMUNE

“Leggiamo – non senza imbarazzo – la risposta data dal sindaco Sinibaldi ai consiglieri di minoranza e alle famiglie di Poggio Fidoni. La ‘via dell’estrema prudenza’, come detto dal sindaco, parrebbe più quella della polvere da nascondere sotto al tappeto per salvare capre e cavoli. A metà novembre 2022 viene emessa dai tecnici incaricati dal Comune una prima relazione tecnica di verifica statica della scuola L. Di Marzio. Successivamente, nei primi giorni di dicembre, il Comune chiede – agli stessi tecnici – ulteriori indagini strutturali proprio sui solai di copertura i quali erano già stati segnalati come critici. Le valutazioni richieste vengono prodotte e protocollate dagli incaricati in data 29.12.2022 (con tanto di ipotesi preliminare di intervento e costi allegata) per sollecitare un ‘rapido intervento che preveda la rimozione dei solai e la loro successiva ricostruzione’” scrivono in una nota i consiglieri di opposizione Emiliana Avetti, Paolo Bigliocchi, Rosella Volpicelli (PD-Progressisti), Gabriele Bizzoca (T’Immagini), Carlo Ubertini (PSI,Rieti in Salute, Nome Officina Poltica), Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Arianna Grillo, Gilberto Aguzzi (Rieti città Futura).

“E poi? E poi il silenzio. Il Comune torna a muoversi il 20 febbraio quando, con una convocazione inviata alla Dirigente Scolastica, chiede un confronto sullo stato della scuola. Qualche giorno dopo, il 28 febbraio, la Dirigente invia una nota in cui richiede un intervento rapido e ‘un urgente e sollecito trasferimento dei bambini e docenti per evitare rischi legati all’incolumità’. E siamo a marzo. Il Dirigente del Comune, con la nota prot. 16227 del 02.03.2023, informa della necessità immediata, secondo quando previsto dalle nuove tecniche di costruzione del 2018, di adottare provvedimenti restrittivi all’uso dell’immobile, rendendo necessario l’emissione di un’ordinanza di sgombero del complesso scolastico Di Marzio. Il 6 marzo la preside dispone lo spostamento dei bambini e del personale scolastico presso altra sede” continua la nota.

“Come si può ben vedere, parlare alla pancia e strumentalizzare la paura non è affatto nelle nostre corde; lo fecero altri dopo il sisma nel 2016, giornate in cui si lavorò giorno e notte per risolvere in tempi brevi tutte le criticità. Furono altri a far entrare nelle scuole i bambini con i caschi antinfortunistica, cavalcando la paura per fini politici. Sono passati 103 giorni dalla prima relazione tecnica. Se l’atto dirigenziale del 2 marzo riteneva necessaria un’ordinanza di sgombero è perché evidentemente quanto contenuto in quella relazione lo imponeva: allora perché non è stato fatto nulla? E perché il Comune non ha, ad oggi, ancora disposto l’ordinanza, lasciando che fosse la Preside a doversi occupare di tutto, compresa la responsabilità di comunicare alle famiglie ed organizzare i servizi? Le famiglie hanno bisogno di risposte: attaccare in maniera scomposta non risolve certo le tante criticità che le stesse devono affrontare per il trasferimento dei propri figli in altro plesso scolastico. Chiediamo dunque ancora una volta la convocazione dell’apposita Commissione” concludono i consiglieri.