Amatrice: truffa ad anziani. I Carabinieri denunciano due giovani di origini campane
I Carabinieri della Stazione di Amatrice e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cittaducale denunciano a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti, due giovani, di origini campane, ritenuti responsabili del reato di tentata truffa.
Le indagini hanno preso avvio a seguito di alcune segnalazioni pervenute all’Arma locale da alcune signore ultraottantenni, residenti ad Amatrice, a seguito della ricezione di diverse telefonate nel corso delle quali veniva chiesto loro l’urgente pagamento di importanti somme di denaro. Tali richieste venivano “giustificate” con tecniche oramai divenute consuete nelle truffe a danno di persone anziane, quali il nipote nei guai con la giustizia che ha un impellente bisogno di denaro, un’importante e cospicua scadenza da saldare presso l’ufficio postale e un’assicurazione da pagare in fretta per non perderne il premio. In questi casi però le ottuagenarie, ricordando i consigli diffusi nel corso dei vari incontri organizzati dall’Arma per prevenire reati similari, si sono insospettite ed hanno immediatamente segnalato quanto accaduto ai Carabinieri.
Le attività investigative svolte hanno così permesso di risalire all’autovettura noleggiata dai presunti truffatori per raggiungere il centro abitato di Amatrice e, successivamente, alla loro individuazione: due ragazzi campani, di cui uno gravato da precedenti di polizia specifici per aver già tentato alcune truffe nel nord Italia.
Questo ottimo risultato consolida l’impegno e la tangibile risposta dei Carabinieri nel contrasto dei reati a danno degli anziani, fenomeno che, in linea con tutto il territorio nazionale, risulta purtroppo in aumento. In tale ambito continuerà la campagna di informazione e prevenzione predisposta dal Comando Provinciale di Rieti al fine di diffondere ai cittadini utili consigli volti a prevenire e contrastare i reati predatori (truffe o furti) posti in essere soprattutto nei confronti delle cosiddette “fasce deboli”.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.