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Nuovo anno scolastico. Isceri (Snals): “In provincia di Rieti mancano oltre 350 docenti e 150 ATA”

“Alla vigilia del nuovo anno scolastico si ripropongono gli stessi problemi. Anche quest’anno saranno oltre 200.000 le cattedre e i posti privi di titolari che dovranno essere ricoperti con contratti a tempo determinato – oltre 350 nella nostra provincia – quasi 30.000 gli ATA (oltre 150 a Rieti). Intanto i concorsi, per le modalità con cui sono stati svolti, non sono riusciti a ricoprire solo parzialmente i posti e le cattedre disponibili, quelli annunciati (più volte) non decollano. Alcune decine i docenti reatini che sono stati nominati da concorso in altre provincie con l’incubo di doverci restare per almeno 3 anni” lo scrive in una nota il segretario provinciale di Snals, Luciano Isceri.

“Le immissioni in ruolo da GPS, ora limitate solo ai posti di sostegno dovrebbero essere uno strumento ordinario per la copertura anche dei posti ‘comuni’ considerato che i concorsi da soli  non riescono ad assicurare un reclutamento corrispondente ai bisogni delle istituzioni scolastiche. Le operazioni di nomina si susseguono ormai da due mesi e molte graduatorie sono già esaurite e in   diversi casi si dovrà addirittura ricorrere alle cosiddette MAD. Rimangono ingiustificate le ragioni per le quali i posti di sostegno disponibili da anni in organico di fatto, non siano ricondotti all’organico di diritto. Si tratta di posti generati da esigenze didattiche ormai consolidate che non possono essere considerati con il criterio della straordinarietà. Nella nostra provincia – con tempestività – nonostante l’Ufficio scolastico funzioni con una dotazione organica veramente esigua, ha avviato le operazioni di nomina. Per il personale ATA si sono già concluse quelle di competenza dell’USP (ora le scuole dovranno procedere alle nomine residue), per il personale docente i primi turni di nomina sono stati avviati con qualche malumore”.

“Ci pervengono – aggiunge Isceri – segnalazioni di diversi errori nell’assegnazione delle cattedre e dei posti di sostegno a causa dell’algoritmo che gestisce la procedura informatizzata che non ha tenuto sempre conto della effettiva disponibilità di posti. Problemi in parte analoghi a quelli già registrati l’anno scorso e quindi riconducibili alla circostanza che le disponibilità sopraggiunte successivamente alle nomine, per effetto di rinunce alle immissioni in ruolo o per mancanza dei titoli di accesso, non sono acquisite tempestivamente dal sistema informativo per la prima fase di attribuzione delle supplenze. Tale situazione genera attribuzioni di sedi più favorevoli a coloro che si trovano in posizioni meno alte nelle graduatorie in ed è in aperto contrasto con quanto previsto dalla norma che prevede l’aggiornamento costante dei dati per dare conto delle operazioni effettuate e la loro pubblicazione al termine delle quotidiane operazioni di conferimento”.

“Un avvio di anno quindi con i soliti problemi ai quali si aggiungono quelli derivanti dalle pesanti responsabilità di carattere amministrativo (PNRR) con quasi la metà di scuole prive di dirigenti titolari e di DSGA affidate in reggenza, con criteri non sempre rispettosi delle previsioni della contrattazione integrativa regionale” conclude Isceri.