209° anniversario di fondazione dell’Arma: cerimonia anche a Rieti. Il Comandante Bellini salute e lascia per altro incarico
Lunedì 5 giugno, all’interno della Caserma “Angelini” di Viale De Juliis, sede del Comando Provinciale, alla presenza delle autorità provinciali, della cittadinanza e dei familiari dei militari, si è tenuta la solenne cerimonia per celebrare il 209° anniversario di fondazione dell’Arma. Momento centrale della cerimonia, come da prassi consolidata, è stata l’allocuzione del Comandante Provinciale che, dopo aver ringraziato le Autorità intervenute, i Sindaci in rappresentanza di tutti i cittadini dei 73 comuni della provincia, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’A.N.For., ha dedicato un pensiero alla popolazione della provincia di Rieti che ha dimostrato di condividere principi e ideali che ispirano il quotidiano operare dei Carabinieri.
Più che sui dati statistici, citati esclusivamente come ringraziamento a tutti i militari di tutte le articolazioni, Territoriale, Forestale e Speciale, il Comandante ha posto l’accento sui valori fondanti dell’Arma e sugli scopi da raggiungere:
- prossimità al cittadino, obiettivo fondamentale che, da 209 anni, connota l’Istituzione, declinata, oggi più che mai, anche in termini di “prossimità ambientale”, tema decisivo per affrontare al meglio le sfide del terzo millennio, soprattutto in un territorio come la provincia di Rieti, ricco di bellezze naturali; prossimità esportata, ormai da decenni, in tutto il mondo con le missioni internazionali di pace, ed unanimemente apprezzata poiché incarna lo spirito solidale del popolo italiano; una mentalità ed un modello unico nel mondo;
- capillarità sul territorio, che non è soltanto un modello organizzativo, ma appartiene anch’essa al “DNA” dell’Arma, nell’ottica della vicinanza alla popolazione;
- militarità, che, nella sua migliore espressione, è ancor prima che un mero status, è uno stile di vita, uno spirito d’appartenenza che lega tutti i Carabinieri sotto un unico credo, servire i cittadini e assicurare la sicurezza del territorio;
- l’attenzione alle persone più deboli e indifese, alle vittime vulnerabili, anziani e bambini in primis. Proprio ai giovani, agli anziani e alle donne vittime di violenza sono rivolti: la campagna “un giorno da carabiniere” sviluppata con 26 incontri nelle scuole e 41 giornate presso le caserme dell’Arma, con oltre 2500 alunni coinvolti; gli oltre 90 incontri con gli anziani, organizzati in collaborazione con Sindaci e parroci, anche nei più piccoli centri, nel corso dei quali, agli oltre 3.000 partecipanti complessivi, oltre a un volantino informativo, i Comandanti delle Stazioni hanno fornito consigli e suggerimenti pratici per la prevenzione dei reati predatori; l’allestimento della sala d’ascolto protetto “piccolo fiore”, con il determinante contributo del Lions Club Rieti “Flavia Gens”, destinata all’audizione di vittime vulnerabili.
Il risultato concreto dell’impegno profuso verso i giovani è stato l’incremento sostanziale delle domande di partecipazione ai concorsi per accedere ai vari ruoli dell’Arma in provincia, quasi triplicate. La provincia di Rieti è una provincia sana dalla quale è doveroso attingere le nuove risorse. L’obiettivo pertanto è quello di implementare ulteriormente il desiderio dei giovani di approdare nelle fila dell’Arma.
Non è mancato il doveroso pensiero ai colleghi che sono venuti a mancare gli orfani e alle vedove. Per rispetto e in onore dei commilitoni deceduti, come già accaduto scorso anno, si è deciso di celebrare la cerimonia nel piazzale dove sono presenti un monumento con targa dedicati ai caduti e una stele sulla quale sono impressi i nomi degli eroi dell’Arma, originari o deceduti in provincia di Rieti. Alto è stato, infatti, il tributo pagato: dal 1871 sono 60 i decorati complessivi dei quali 12 alla memoria. A loro è andato un pensiero commosso e i doverosi onori.
Inevitabile, poi, un pensiero alle popolazioni dell’Emilia Romagna, alle vittime, ai soccorritori tutti e un ringraziamento speciale ai militari dell’Arma che, tuttora, stanno fornendo, senza soluzione di continuità, il loro contributo in favore dei cittadini e di quel territorio per il ripristino della normalità.
Il Colonnello Bellini ha chiuso il suo discorso rivolgendosi a tutti i Carabinieri della provincia, ringraziando per la passione profusa nel lavoro di ogni giorno, e per il loro spendersi; spendere tutte le energie disponibili per rendere onore alla prestigiosa uniforme che si ha il privilegio d’indossare.
Durante la manifestazione è arrivato l’annuncio del trasferimento a settembre del Colonnello Bellini ad un altra sede.