La Regione Lazio stanza 6,3 milioni per le Comunità montane
La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato lo stanziamento di 6 milioni e 300 mila euro per garantire il funzionamento delle Comunità montane e delle Comunità arcipelago delle Isole Ponziane e per accompagnare il processo di liquidazione stabilito dalla legge regionale n° 17 del 2016.
La Giunta ha altresì stabilito che ai fini dell’accesso alle risorse regionali destinate alle spese di personale e di gestione, gli enti interessati dovranno presentare alla Regione, nei termini e secondo le modalità stabilite con determinazione della direzione regionale Affari istituzionali e Personale, apposita domanda recante la certificazione, da parte dei rispettivi responsabili finanziari, delle spese sostenute, che ne attesti la corrispondenza con le voci riportate nell’ultimo consuntivo approvato.
Le risorse regionali saranno prioritariamente destinate alla copertura delle spese relative agli oneri sostenuti per il personale, e le eventuali risorse residue saranno ripartite per la copertura delle spese di gestione, in proporzione all’ammontare della spesa certificata. Gli oneri relativi ai compensi spettanti ai commissari liquidatori sono assegnati ai rispettivi enti di appartenenza al termine di ciascun semestre di attività da essi prestata.
«Stiamo lavorando al processo di riordino delle XXII Comunità montane del Lazio e della Comunità arcipelago delle Isole Ponziane. In questa fase di passaggio è necessario garantire l’ordinata prosecuzione delle attività di funzionamento e di liquidazione stabilita dalla legge. L’obiettivo è avere al più presto un nuovo assetto che fornisca un contributo efficace allo sviluppo e alla tutela del territorio montano», ha sottolineato Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio.
«Le Comunità montane o di arcipelago, completamente sovvenzionate dalla Regione, hanno maggiore difficoltà di accesso ai bandi della programmazione europea diretta, mentre altre forme aggregative sono più agevolate. Intercettare i fondi messi a disposizione dall’Europa è importante per reperire risorse strategiche volte a realizzare quei servizi di prossimità necessari a migliorare la qualità della vita di chi abita la montagna o le isole», ha concluso l’assessore Regimenti.