Inaugurata la sala d’ascolto protetto dei Carabinieri di Rieti.
Questa mattina, al Comando Provinciale di Viale De Juliis, è stata inaugurata la sala d’ascolto protetto, realizzata con il determinante contributo del Lions Club Rieti Flavia Gens.
Alla cerimonia d’inaugurazione hanno presenziato il Prefetto di Rieti Dott. Gennaro Capo, il Procuratore della Repubblica Dott.ssa Lina Cusano, il Sindaco Daniele Sinibaldi e le altre autorità locali e provinciali. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rieti Colonnello Bruno Bellini ha voluto invitare alla breve cerimonia d’inaugurazione anche i Sindaci per sottolineare come la sala sarà a disposizione di tutti i Comandi dell’Arma della provincia (Compagnie di Rieti, Poggio Mirteto e Cittaducale e dei 34 Comandi Stazione dipendenti).
Presenti ovviamente anche il Presidente del Lions Club Rieti Flavia Gens, Architetto Maria Luisa Trilli e alcuni membri del Direttivo del Club Service, per altro costituito da sole donne, che ha donato gli arredi e la strumentazione tecnica, poi magistralmente assemblata dal Vice Brigadiere Antonio Roberto Ingrosso, e i rappresentanti delle altre associazioni con le quali l’Arma collabora stabilmente nella tutela della donna, dei minori e delle altre vittime vulnerabili.La saletta, denominata “piccolo fiore”, nell’arredo ricorda più un salottino che un ufficio denunce, ha un ingresso riservato ed è predisposta sia all’ascolto delle vittime di violenza di genere sia alle audizioni protette di minori. È stata arredata con il contributo del Sottotenente Federica Castello, Ufficiale Psicologo della Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale che ha fornito utili indicazioni soprattutto sui colori utilizzati e che sarà impiegata, al fianco dei militari dell’Arma specializzati nella materia, anche nell’immediato futuro per garantire il miglior approccio alle vittime.
Un particolare ringraziamento è stato riservato all’Appuntato Scelto Q.S. Federica Gentile, anch’essa della Scuola Forestale, che ha decorato le pareti rendendo tutto l’ambiente particolarmente accogliente e che, com’è noto, ha già realizzato il quadro poi riportato sulla mattonella simbolo del Comando Provinciale di Rieti.
Il Col. Bruno Bellini, dopo aver ringraziato tutti i presenti e chi ha materialmente contribuito alla sua realizzazione, ha sottolineato come “la sala oltre a costituire una risorsa preziosa ed un segnale tangibile di vicinanza a tutte le donne e le persone più deboli e vulnerabili vittime abusi e violenze costituisce uno strumento essenziale per tentare di far emergere tutti quei casi di violenza, soprattutto di natura psicologica, ancora sommersi in virtù del naturale, comprensibile ma pericoloso, istinto di conservazione del proprio focolare domestico e che inibisce alcune vittime dal denunciare”.
La sala, in tal senso, costituisce un grande ausilio all’accoglienza e all’ascolto di persone offese poiché consente di rispettare al massimo la dignità, la riservatezza e la comprensione del delicato momento nel quale si trova chi denuncia abusi o disagi all’interno delle mura domestiche.
Per altro il Comando Provinciale di Rieti annovera tra le sue fila ben due Marescialli e due Brigadieri specializzati nella specifica materia e inseriti nella Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere gestita e coordinata dalla Sezione Atti Persecutori del Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma.