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La ASL Rieti ottiene il secondo posto ai Lean Healtcare Award 2025 con il progetto Tobia

L’Azienda reatina riconosciuta come modello per la presa in carico delle persone con disabilità complessa e cognitivo-relazionale.

Importante riconoscimento per la ASL Rieti dai Lean Healtcare Award 2025, la cui cerimonia finale si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Brancaccio a Roma.

L’Azienda reatina ha ottenuto il secondo posto nell’area “Integrazione sociosanitaria” grazie al progetto TOBIA – Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali – attivato ormai da due anni e nato per offrire, in maniera capillare sul territorio provinciale, la presa in carico delle persone con disabilità complessa e/o cognitivo-relazionale attraverso percorsi assistenziali territoriali e ospedalieri personalizzati e figure professionali dedicate, facilitandone l’accesso alle prestazioni e le relative pratiche burocratiche assicurando al contempo la presenza dei caregiver.

Il Lean Healtcare Award 2025 è giunto quest’anno all’ottava edizione e premia progetti che creano valore condiviso in sanità, ispirandosi al Lean Management per rendere il sistema più efficiente, sostenibile e innovativo. Il tema dell’edizione 2025, “One Health, One Value”, aveva come focus centrale la visione di una sanità integrata. Più di 250 i progetti presentati dalle aziende di tutta Italia e, tra questi, una qualificata giuria scientifica nazionale ha scelto i 37 finalisti relativi a 29 aziende. Delle quattro aree valutate l’Asl di Rieti, dunque, si è distinta nell’integrazione sociosanitaria grazia al progetto TOBIA, premiato come modello organizzativo implementato.

A ritirare il riconoscimento il Direttore Sanitario della ASL di Rieti, dott. Angelo Barbato, e il Direttore delle Professioni sanitarie dott.ssa Agnese Barsacchi, Referente, che nel corso del suo intervento ha sottolineato i risultati positivi del progetto che finora ha consentito la presa in carico di circa 300 persone fragili ed è stato supportato da un dialogo costante e proficuo tra Associazioni del terzo settore, operatori sanitari impegnati nel percorso e caregiver dei pazienti.