Tutto pronto per il robot da Vinci. “Una operazione di squadra Asl-Fondazione Rieti per la sanità e per i reatini”
E’ in consegna all’Ospedale de Lellis il Da Vinci Xi, il sistema di chirurgia robotica mininvasiva acquisito dalla ASL di Rieti grazie alla donazione di 1,96 milioni di euro da parte della Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti. A indicare i tempi di perfezionamento di quella che è la più ingente donazione della Fondazione al sistema sanitario locale è stato il Direttore Generale della Asl Mauro Maccari nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Potenziani: “Gli spazi sono già stati approntati: la consegna del robot è prevista entro il 15 dicembre e nell’arco di un mese sarà a disposizione del reparto di Chirurgia. L’utilizzo è di solito relativo all’Urologia, la Ginecologia e la chirurgia generale ma gli accessori specifici che abbiamo richiesto consentiranno l’utilizzo anche nell’Otorinolaringoiatria”.
“La donazione finalizzata all’acquisto del Da Vinci è la più cospicua a beneficio di terzi mai deliberata dalla Fondazione e si inserisce perfettamente in una storia ultraventennale di attenzione e sostegno alla sanità pubblica – ha detto il Presidente Mauro Trilli – Solo per stare alla dotazione diagnostica, ricordo la donazione dell’Emodinamica, della Tac per la Radioterapia, del Broncoscopio. Ora con questo sistema robotico andiamo a elevare gli standard chirurgici dell’Ospedale di Rieti, evitiamo ai pazienti reatini lunghe liste d’attesa e il ricorso a strutture sanitarie fuori provincia e implementiamo la formazione universitaria degli studenti iscritti ai corsi di Rieti della Facoltà di Medicina de La Sapienza. Sono allergico alle frasi enfatiche ma oggi è veramente una bella giornata”.
Il software in dotazione consentirà ai chirurgi l’opportuno addestramento; la seconda consolle in arrivo garantirà alla Asl di consolidare l’iter formativo di giovani chirurghi, anche specializzandi, che operano presso l’Ospedale di Rieti e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia della Sapienza nel Polo Universitario reatino di poter fare quella pratica al pari dei colleghi che frequentano a Roma e che hanno a disposizione il robot dell’Umberto I e del Sant’Andrea, come ha rimarcato il professor Antonio Angeloni, Pro Rettore della Sapienza, intervenendo alla conferenza stampa.
“Ringrazio davvero il Presidente Mauro Trilli e tutti degli organi della Fondazione per aver creduto nel progetto della ASL e averlo sostenuto in maniera così impegnativa e significativa – ha detto Maccari – In questo importante percorso anche l’Azienda ha svolto la sua parte, investendo nel completamento della sala robotica che sarà dotata di tutta la strumentazione necessaria. Si tratta di una pagina importante per la cittadinanza, per le prestazioni chirurgiche erogate dall’Ospedale de Lellis e anche per l’implementazione dell’offerta formativa per gli studenti e gli specializzandi della facoltà di Medicina di Rieti”.

“Questa operazione della Fondazione Varrone – che fa il paio con il recente insediamento dei corsi del I e II anno di Medicina nel complesso di San Giorgio – è il segno di una visione complessiva interamente votata allo sviluppo del sistema sanitario e universitario locale”, ha detto il professor Angeloni.
“Raccogliamo i frutti di un grande lavoro di una grande squadra, Asl, Fondazione Varrone e Sapienza. E quello che oggi è un punto d’arrivo per noi diventa un punto di partenza – ha detto il dottor Mauro Caponera, responsabile dell’Uoc Urologia del de Lellis – Rieti poteva già vantare un ambiente professionale molto stimolante per medici e chirurghi in arrivo da altre città. Ora con il Da Vinci alziamo anche il livello della dotazione tecnologica, a beneficio di tutti, e in primis dei nostri pazienti”.


