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Salaria di sangue: si riaccende la polemica. Il sindaco Sinibaldi chiede incontro urgente con ANAS

L’ennesimo incidente mortale che si è verificato proprio stamattina sulla Salaria per Roma riapre il dibattito sulla pericolosità del tracciato della consolare che non è più in grado di ‘servire e ‘tenere in piena sicurezza’, il traffico veicolare.

Proprio in queste ore si susseguono gli interventi che riaccendono il dibattito e la polemica. Innanzitutto quello del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi che ha chiesto un incontro urgente con i vertici ANAS:

“Esprimo a nome della Città di Rieti le mie più sentite condoglianze alle famiglie del tenente colonnello Andrea Branchinelli e di Mauro Stocchi, scomparsi nelle prime ore di questa mattina a causa del tragico incidente avvenuto sulla strada statale Salaria, nei pressi della frazione di San Giovanni Reatino, dove qualche settimana fa perse la vita anche il notaio Claudio Colacchi – dichiara il sindaco Daniele Sinibaldi –  Ho richiesto un incontro urgente con i vertici ANAS, sollecitando provvedimenti per mettere in sicurezza il tratto di questa fondamentale arteria che insiste sul nostro territorio comunale. In attesa della maturazione dei tempi per l’avvio dei lavori sul raddoppio della Salaria, è necessario e urgente predisporre tutto ciò che sarà possibile per ridurre i rischi soprattutto in quel tratto.”

Quello di Luca Iachizzi, presidente della Pro Loco di San Giovanni in Sabina, luogo in cui questa mattina hanno perso la vita il 52enne Tenente Colonnello dell’Arma Carabinieri, Matteo Branchinelli e il 36enne agricoltore Mauro Stocco originario di Cittaducale:

“Basta incidenti, basta morti. Siamo stufi di contare vittime e feriti su una strada che da anni rappresenta un pericolo costante per chi la percorre quotidianamente,” dichiara Iachizzi. “Non è più accettabile che un’arteria così importante resti priva di adeguate misure di sicurezza. Come comunità, non possiamo rassegnarci all’idea che la Salaria continui a essere teatro di tragedie evitabili.”

Il Presidente sottolinea come il tratto in questione sia tra i più rischiosi dell’intera arteria, a causa dell’intenso traffico quotidiano, della velocità sostenuta dei mezzi pesanti e dell’assenza di infrastrutture idonee a garantire la sicurezza di automobilisti e residenti. “Mi batterò personalmente – continua Iachizzi – affinché le istituzioni competenti si assumano la responsabilità di intervenire. È necessario predisporre quanto prima un progetto di messa in sicurezza del tratto della Salaria che costeggia San Giovanni Reatino, con interventi concreti e non solo promesse. Non vogliamo più commemorare le vittime, vogliamo prevenire le tragedie.” Il Presidente conclude con un appello all’unità e alla determinazione della comunità locale: “Siamo una comunità unita e determinata. La sicurezza dei nostri concittadini deve venire prima di tutto. Continueremo a farci sentire finché questo tratto di strada non sarà finalmente messo in sicurezza.”

Ad intervenire anche l’Amministrazione di Orvinio attraverso le parole del sindaco Roberta De Sanctis:

“La presente non è una nota di polemica, ma un accorato e urgente appello all’azione immediata, mosso da un dolore profondo e dalla responsabilità verso le nostre comunità. Non c’è spazio per la polemica quando si piangono delle vittime, ma solo per l’azione immediata e coordinata. Ancora due vite spezzate questa mattina sulla via Salaria, all’altezza di San Giovanni Reatino. Le tragedie che si susseguono su questa arteria hanno trasformato un tratto della nostra rete viaria in un inaccettabile bollettino di guerra. A nome dell’intera comunità di Orvinio, esprimiamo il più profondo cordoglio e la vicinanza alle famiglie di Mauro Stocchi e dell’ex Comandante dei Carabinieri Matteo Branchinelli. La Salaria è un punto critico inammissibile e la sua messa in sicurezza è una priorità che discende direttamente dagli indirizzi nazionali. Non possiamo più permettere che la vita umana sia messa in secondo piano rispetto alla burocrazia. Chiediamo con la massima urgenza e determinazione che l’indignazione si trasformi immediatamente in azioni concrete, in linea con i principi del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030 che mirano alla visione “Zero Vittime”. Si richiede l’adozione immediata e congiunta delle seguenti misure, che rappresentano l’applicazione locale e urgente degli obiettivi PNSS 2030. Dichiarazione dello stato di urgenza e attuazione del “Safe System”. Si chiede formalmente la dichiarazione di uno Stato di Urgenza per la sicurezza sul tratto stradale critico. Il PNSS 2030 riconosce che la maggior parte delle vittime si registra proprio sulle strade extraurbane. È imperativo applicare immediatamente l’approccio “Safe System”, che esige che l’infrastruttura sia progettata per assorbire gli errori umani senza conseguenze fatali. Accelerazione drastica degli interventi strutturali. Si richiede di accelerare in modo perentorio l’attuazione e la conclusione di tutti gli interventi di messa in sicurezza strutturale e potenziamento previsti, in particolare dove gli scontri frontali sono troppo frequenti. L’eliminazione delle carenze infrastrutturali e la creazione di “strade e margini stradali più sicuri”, come indicato negli indirizzi strategici, devono essere la priorità assoluta. Potenziamento immediato dei controlli. Si chiede un aumento immediato e significativo dei controlli sulla velocità e sul rispetto delle norme di sicurezza stradale. Il Piano Nazionale sottolinea la necessità di un controllo efficace e dell’allineamento della velocità con il livello di sicurezza del tracciato. Le nostre comunità meritano di viaggiare sicure. Non è ammissibile piangere ancora vittime. Agiamo subito, applicando gli standard di sicurezza nazionali al tratto della Salaria. Basta vittime sulla Salaria. In attesa di un urgente e positivo riscontro sulle azioni che saranno intraprese, porgiamo i più distinti saluti”.