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Timbrava il cartellino e poi andava a fare shopping e a passeggio nel paese. Arrestato dipendente comunale

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rieti, al termine di indagini condotte d’iniziativa, hanno arrestato in flagranza di reato un dipendente di un comune della provincia, con l’abitudine di timbrare quotidianamente il cartellino marcatempo, per poi abbandonare sistematicamente il posto di lavoro e dedicarsi a questioni private.

L’operazione di servizio denominata “timbra e scappa” eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria è il risultato di una minuziosa attività investigativa eseguita con tecniche tradizionali, (quali pedinamenti e appostamenti), in seno alla quale sono stati documentati e filmati una serie di comportamenti reiterati e fraudolenti: arrivo del dipendente presso il Municipio della Sabina e timbratura di inizio servizio alle ore 7 circa, immediato allontanamento dal luogo di lavoro per questioni private: recarsi al bar, a fare shopping, a passeggio per il paese, rientrare a casa. Tutto ciò, durante quello che sarebbe dovuto essere l’orario di servizio. Terminate le proprie attività “extra-professionali”, il dipendente faceva ritorno in Comune solo per registrare l’uscita di fine giornata.

Per sopperire alle mancanze lavorative del dipendente, che si era nel tempo dimostrato insensibile a qualsiasi nota di richiamo del dirigente di settore, il Sindaco è stato costretto nel tempo ad appaltare a ditte private determinate attività o mansioni che avrebbe invece dovuto svolgere il dipendente assenteista. Ieri mattina, 24 settembre, quest’ultimo è stato nuovamente sorpreso a timbrare il cartellino senza però permanere in servizio. L’immediata e puntuale azione delle Fiamme Gialle ha consentito di arrestarlo in flagranza di reato per truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, comma 2, n. 1 c.p.) e false attestazioni in servizio (art. 55-quinquies D.Lgs. 165/2001). Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Rieti ha disposto che l’arrestato fosse sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa delle ulteriori determinazioni di legge.