* PRIMO PIANOCronaca

17enne si frattura l’avanbraccio in una azienda durante le ore di alternanza scuola-lavoro. Aperta inchiesta dalla Procura. Le reazioni di sindacati, politica e società civile

 Uno studente dell’istituto tecnico Rosatelli ieri, giovedì 27 febbraio, si è fratturato l’avambraccio destro mentre si stava esercitando a un tornio, in una azienda di via Maestri sul Lavoro, al Nucleo industriale di Rieti-Cittaducale.

Il ragazzo stava svolgendo nell’azienda reatina la cosiddetta l’PTA alternanza scuola lavoro.

Il ragazzo, 17 anni, è stato ricoverato all’ospedale provinciale de Lellis. Dopo i primi accertamenti presso il Pronto soccorso è stato sottoposto ad un intervento per decomprimere la frattura da schiacciamento dell’avanbraccio. L’intervento è riuscito e il ragazzo è in buone condizioni di salute. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Rieti, affidata sul campo ai carabinieri del colonello Marra.

La nota della Cgil di Rieti Roma est valle Aniene

La CGIL DI RIETI ROMA EST VALLE ANIENE,  nel denunciare l’ennesimo infortunio sul lavoro che stavolta ha coinvolto uno studente impegnato nei progetti di alternanza scuola lavoro in una azienda metalmeccanica del Nucleo Industriale, chiede di nuovo che vengano prese misure efficaci di contrasto all’insicurezza nei luoghi di “studio” e lavoro

“Unica notizia certa? Il ragazzo è ancora in sala operatoria in questo momento e ancora non  si conoscono gli esiti del serio infortuno occorso questa mattina ad uno “studente” dell’Istituto industriale cittadino” – sottolinea il sindacato puntualizzando:

“Per la precisione di certezze ne abbiamo altre:

siamo certi che uno studente non deve rimanere vittima di un incidente!

Siamo certi che questo sistema formativo ha messo più volte a rischio la salute dei ragazzi!

Siamo certi che bisogna riformare la questo sistema scolastico che mette a repentaglio la salute e nei casi più gravi la via degli studenti!

Siamo certi che le nostre denunce su un sistema che non funziona non sono state ascoltate

Ed abbiamo anche invece molti dubbi sulle procedure di sicurezza all’interno dei posti di lavoro come dimostrato dal numero degli infortuni che colpiscono i lavoratori ed anche sull’opportunità di mandare i nostri ragazzi in posti pericolosi.

La CDLT CGIL di RIETI ROMA EST VALLE ANIENE, unitamente alla CGIL di Roma e del Lazio  , alla FLC CGIL di Rieti Roma Est Valle Aniene , manifestano tutta l’indignazione possibile di fronte a questo ennesimo episodio che mette a rischio gli studenti e nel manifestare solidarietà a Samuele e alla sua famiglia si impegnano a mettere in campo ogni azione possibile a tutela della salute di studenti e lavoratori.”

La nota del gruppo politico Controvento

Siamo attoniti di fronte alla notizia di un giovane studente dell’IIS Rosatelli brutalmente ferito da un tornio durante l’alternanza scuola-lavoro – scrivono Cortocircuito e Controvento Rieti – e trasportato d’urgenza in ospedale. L’ennesimo grave infortunio causato da un sistema marcio che vede gli studenti come manodopera gratuita da sfruttare e da esporre ai rischi del lavoro. Lavoro che vede sempre meno sicurezza per gli operai e che miete un migliaio di vittime l’anno.

Quanti altri giovani dovranno soccombere a questo sistema prima di capire che è da smantellare? Cosa stiamo insegnando ai nostri ragazzi? Il PCTO insegna agli studenti la non retribuzione del lavoro, anche sottoforma di stage o tirocini, insegna alla mala gestione dei DPI, alla assoluta propensione dei datori di lavoro a non investire nella sicurezza del lavoratore per favorire la produttività.

Cortocircuito esprime la più totale solidarietà allo studente infortunato ed esprime profonda indignazione verso chi cerca di mettere un muro di gomma intorno alla vicenda. Domani potrebbe toccare ad uno qualsiasi di noi, alziamo la voce!

La nota di Blocco Studentesco

”Da sempre il Blocco Studentesco si oppone ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, questa volta Rieti si è trovata teatro dell’ennesimo incidente, accaduto in alternanza, ai danni di uno studente, da qui lo striscione di protesta: “ALTERNANZA: CI VOLETE SCHIAVI, CI AVRETE RIBELLI!”.

“È inammissibile – inizia la nota del Movimento – che non ci si renda ancora conto che l’alternanza scuola-lavoro ha fallito sotto ogni aspetto. A prova di ciò è quanto riportato dai quotidiani nella giornata di ieri. Vi è stato l’ennesimo infortunio avvenuto in azienda (ancora da accertare la gravità) ai danni di uno studente costretto a svolgere ore di lavoro non retribuito dalla follia della ‘Buona scuola’.”

“Ormai sono anni – continua la nota del movimento – che ci contrapponiamo alla legge 107 e alle sue varie trasformazioni e rivisitazioni. Se lo scopo di tutto ciò è abituare gli studenti al mondo del lavoro precario, allo sfruttamento e alla mancata sicurezza ci state riuscendo. Il sistema, ormai rodato, lo conosciamo bene: studenti svenduti ad aziende private che intascano soldi sul lavoro di quest’ultimi. Una meccanismo non più dedito alla formazione ma piuttosto alla capitalizzazione di noi ragazzi. Ci guardiamo bene dal colpevolizzare il singolo istituto, il nostro attacca è diretto al sistema imposto in tutti gli istituti italiani. Nel migliori dei casi esso semplicemente non è formativo, nel peggiore, come abbiamo visto negli anni passati, si perde la vita”.

“Una soluzione esiste – conclude la nota – non basta cambiare nome al problema (PCTO, alternanza, percorsi per la competenza trasversali) esso va preso di petto, non può più essere ignorato. Tale sistema ha fallito, non è formativo, e minaccia il percorso didattico degli studenti. Il futuro della scuola non è questo, l’unica soluzione è cancellare questo sfruttamento autorizzato. Va immediatamente tolto l’obbligo per lo svolgimento dei PCTO e avviato un serio programma per contrastare ogni forma di lavoro precario, senza tutele e sottopagato. Dal 2015 noi non ci stanchiamo di ribadirlo: ridare dignità alla scuola, ridare dignità al lavoro. Ci si vede nelle piazze!”. Così nella nota Blocco Studentesco