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Vertenza Risorse Sabine, questa mattina sit-in davanti alla Provincia. Sindacati ricevuti dalla presidente Cuneo

Sit-in, questa mattina, davanti alla sede della Provincia di Rieti, degli ex dipendenti di Risorse Sabine che protestano contro la delibera della Giunta regionale che cancella il programma di stabilizzazione dei precari e i finanziamenti per i progetti di formazione che vedono attualmente impiegati 64 lavoratori in diversi comuni e enti pubblici di Rieti e della Sabina.

Alla manifestazione erano presenti i segretari dei sindacati Cgil e Cgil Funzione pubblica, e Cisl Funzione pubblica, oltre a diversi sindaci del territorio che indossavano la fascia tricolore e hanno portano la loro solidarietà ai lavoratori che stanno rischiando di ritrovarsi senza lavoro e salario se la delibera della Giunta sarà definitivamente approvata. In tarda mattinata una delegazione con i sindacalisti è stata ricevuta dalla presidente della Provincia, Roberta Cuneo.

La nota della Cisl Fp

Dopo il presidio la Presidente della Provincia di Rieti ha ricevuto la nostra organizzazione sindacale ed ha assicurato il suo interessamento e l’invio di una nota al Presidente Rocca per richiedere un incontro con le figure regionali interessate, al fine di discutere la proposta di legge e gli emendamenti collegati con l’obiettivo di trovare una definitiva soluzione alla precarietà ultradecennale di queste lavoratrici e lavoratori che continuano ad assicurare il loro lavoro giornaliere negli enti locali, lavoro indispensabile per assicurare i servizi ai cittadini. Domani vigileremo sulle risultanze di quanto emerso nella Commissione regionale deputata a valutare gli emendamenti presentati e siamo pronti ad innalzare i livelli vertenziali nel caso in cui ci fossero pericoli per i livelli occupazionali. Sollecitiamo ancora una volta tutti i Sindaci e le istituzioni interessate a svolgere la loro costante attività per ottenere dalla Regione Lazio una norma che possa portare all’agognata stabilizzazione del personale di ex Risorse Sabine.

La nota della Cgil Fp e CDLT CGIL

“Stando ai provvedimenti in discussione in commissione bilancio, Proposta di legge Regionale n. 170 del 30 luglio 2024, la storia di una azienda del territorio e dei 64 lavoratori rimasti, rischia di finire qui. Senza ripercorrere la storia sbagliata di questi lavoratori, la cruda realtà è che l’attuale maggioranza regionale, per di più, in linea con quella provinciale, si avvia a lasciare 64 lavoratori, ultra cinquantenni e ultrasessantenni, senza alcun reddito e tante amministrazioni locali del territorio senza personale adibito ai servizi ai cittadini – spiegano Claudio Coltella e Stefano Branchi di CDLT CGIL Rieti Roma Est ed FP CGIL Rieti Roma Est.

Una agitata assemblea tenuta ieri sera, 24 settembre, ha licenziato un programma di iniziative per contrastare questo scellerato disegno, iniziando dalla proclamazione dello stato di agitazione, che porterà a proteste locali, davanti la sede della Provincia ed in Regione Lazio. Le Organizzazioni Sindacali ritengono inaccettabile che questi lavoratori e questo territorio mai così numericamente rappresentato in Regione, venga umiliato in questo modo.

Venerdì prossimo, salvo altri rinvii, la Commissione Bilancio della Regione Lazio si riunirà di nuovo e siamo appesi a due articolati emendamenti, presentati dal PD Prima firmataria Droghei e da AVS firmato da Marotta, ed uno presentato dal consigliere Michele Nicolai di Fratelli d’Italia. Sconcerta l’assenza e il silenzio, di esponenti politici di maggioranza ad iniziare da chi più volte si è vantato di lavori fatti proprio con questi lavoratori che oggi rischiano di essere cancellati.

Chiediamo alla maggioranza di battere un colpo per dimostrare che le rappresentanze numeriche dentro le Istituzioni Regionali siano finalizzate alle risposte che il territorio richiede. Il primo appuntamento sarà per domani 26 settembre a partire dalle ore 10.30 davanti la sede dell’Amministrazione Provinciale con un presidio finalizzato ad un incontro con la presidenza”.