Casa circondariale Rieti, allarme sicurezza. Sindacati preoccupati per la gestione dell’Istituto
Le Organizzazioni Sindacali SAPPE, SiNAPPe, OSAPP, UIL e CISL esprimono seria preoccupazione in merito a recenti decisioni prese all’interno della Casa Circondariale di Rieti. “Da quanto ci risulta – scrivono i sindacati – un detenuto posto in isolamento disciplinare sarebbe stato autorizzato a detenere una chitarra all’interno della propria cella, strumento che normalmente fa parte del laboratorio musicale a cui tutti i detenuti hanno accesso durante i corsi organizzati, per completare, lo stesso è autorizzato ad effettuare i passeggi in comune e non ai passeggi dedicati a chi effettua periodo di isolamento disciplinare”.
E continuano: “Questo episodio solleva alcune questioni rilevanti in termini di sicurezza la decisione di concedere ad un singolo detenuto l’utilizzo di uno strumento al di fuori del contesto collettivo del laboratorio musicale, senza apparente giustificazione, potrebbe creare situazioni di rischio per la sicurezza degli agenti Polizia Penitenziaria. Già in passato, un altro detenuto era stato autorizzato ad utilizzare una cassa acustica, generando disturbi e tensioni tra i presenti. La nostra preoccupazione non risiede tanto nell’uso degli strumenti musicali in sé, ma nel principio che sembra guidare tali concessioni: accontentare singole richieste a chi sta scontando un provvedimento disciplinare per evitare conflitti. Questa pratica, se confermata può indebolire l’autorità e creare potenziali situazioni di pericolo, come il possibile uso improprio degli strumenti all’interno delle celle.
Chiediamo pertanto un approfondimento e una revisione delle modalità con cui vengono gestite queste concessioni all’interno dell’istituto. È essenziale che le decisioni prese tengano conto della sicurezza di tutto il personale operante e del corretto mantenimento dell’ordine all’interno delle sezioni detentive. La Polizia Penitenziaria già fronteggia quotidianamente numerose criticità tra cui insulti e aggressioni.
L’aggiunta di fattori che potrebbero ulteriormente complicare la gestione interna come la distribuzione non regolamentata di strumenti potenzialmente pericolosi e di autorizzare i passeggi in comune, quando lo stesso è in isolamento disciplinare, va a polverizzare la sanzione disciplinare che dovrebbe fungere da deterrente, non fa che aggravare una situazione già difficile.
Riteniamo che la sicurezza debba rimanere la priorità assoluta, e ci aspettiamo che le autorità competenti intervengano per chiarire quanto avvenuto e adottare provvedimenti idonei” concludono SAPPE, SiNAPPe, OSAPP, UIL e CISL.