L’Aquila capitale della cultura. Presentato il dossier condiviso con Rieti
La nomina dell’Aquila a Capitale della Cultura 2026 è un’ottima notizia anche per Rieti. Perché il Comune reatino ha appoggiato il dossier abruzzese e perché si aprono margini importanti di coinvolgimento diretto del nostro territorio nelle iniziative che saranno allestite. La partecipazione dell’assessore alla Cultura Letizia Rosati alla conferenza stampa di presentazione tenutasi subito dopo l’assegnazione, insieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ne è stata una prima rappresentazione concreta. Sabato 13 aprile alle ore 11 la presentazione della Capitale italiana della Cultura 2026 avverrà anche a Rieti. Parteciperanno il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il professor Alessandro Crociata, direttore del dossier di candidatura “L’Aquila Città multiverso” e l’assessore alla cultura, scuola e università del Comune di Rieti, Letizia Rosati. Più o meno unanime la soddisfazione condivisa dalle varie forze politiche, mentre sono stati diversi i cittadini che, sui social, hanno mostrato di non aver compreso tutto questo entusiasmo ed il motivo per il quale anche Rieti avrebbe ricadute positive, essendo stata L’Aquila ad essere insignita del titolo ‘Capitale della Cultura’ e non entrambi i capoluoghi.
“Per la prima volta invece l’Appennino centrale lavorerà insieme nel tentativo di avviare una sinergia strategica e prospettive di sviluppo comuni alle aree interne del Centro Italia. E’ una grande sfida che passa per la valorizzazione culturale e la riscoperta dell’identità comune delle nostre terre. Le ragioni per cui queste città sono unite sono molteplici – spiega l’assessore Rosati – E’ vero si tratta dal punto di vista amministrativo di due province diverse in due regioni diverse, ma le due città condividono numerose similitudini geo-morfologiche, storico-artistiche ed economico- produttive. Abbiamo redatto il dossier di comune accordo e con grande spirito di collaborazione con i docenti universitari incaricati. La questione dell’Appennino centrale, delle zone interne, l’area vasta di cui facciamo anche noi parte, è stata interessata da due terremoti che si sono susseguiti, L’Aquila nel 2009 e quello del 2016 con epicentro Amatrice. Quindi la rigenerazione urbana, lo spopolamento, dei giovani e la coesione sociale, sono temi che entrano a far parte di questo dossier, mettendo in evidenza tutto quello che era elemento di forza che ci accomunava. Riteniamo di aver elaborato un progetto che sa guardare molto avanti pur radicandosi nelle nostre radici più profonde. L’Aquila e Rieti ospitano le due vette più alte dell’Appennino, il Gran Sasso e il Terminillo. Ma se guardiamo alle origini pensiamo al popolo dei Sabini e ai lunghi intrecci nel corso del lungo periodo medioevale. Ad unirci, ad esempio, ci sono la vicenda benedettina e francescana. In provincia di Rieti noi ospitiamo l’Abbazia di Farfa, luogo centrale nella cultura del Medioevo europeo. Un edificio che diventò punto di riferimento importantissimo anche per l’Aquilano, dove spesso si fermavano i pastori in viaggio lungo i Tratturi. E Bominaco, la ‘Cappella Sistina’ aquilana, era proprio lungo i possedimenti dell’Abbazia di Farfa. Per non parlare del grande tema francescano, centrale per entrambe le realtà: a L’Aquila è sepolto San Bernardino da Siena, il quale arrivò in città dopo essere stato a Rieti, dove il seme francescano è fortissimo. Non è un caso se Cola dell’Amatrice lavorò sia all’Abbazia di Farfa sia nella Basilica di San Bernardino. Arriviamo così all’architettura artistico-religiosa, un ulteriore elemento ad unire le due città”.
Su impulso del sindaco Sinibaldi, sarà istituita una commissione ad hoc che lavori insieme al primo cittadino e all’organo esecutivo nella strutturazione dei grandi eventi che riguarderanno la Città di Rieti, in particolare nel biennio 2026/2027 (preceduto dal Giubileo del 2025) e, cioè, i Campionati Europei Under 18 di atletica nel 2026, la Capitale della Cultura 2026 con il dossier condiviso con L’Aquila e i Mondiali di Volo a Vela del 2027. “Credo che appuntamenti di tale portata meritino una collaborazione diffusa e lontana dalle schermaglie politiche – ha spiegato Sinibaldi – Siamo convinti della necessità di una collaborazione continuativa e approfondita da parte dell’intero consiglio comunale sia perché riteniamo che questi eventi sanciranno una svolta in termini di apertura della Città e di nuove occasioni di sviluppo economico, sociale e culturale, sia perché vogliamo che Rieti venga messa al riparo da errori e mancanze organizzative che purtroppo si sono verificate in passato. Apprezzo molto l’adesione dei gruppi consiliari che hanno risposto all’invito e credo che questo possa essere un bel messaggio per tutta la cittadinanza che deve sentirsi unita e partecipe di questa stagione che ci apprestiamo a vivere”.
“Desidero una città proattiva su un evento che deve essere di tutti – puntualizza l’assessore Rosati – per questo ci saranno riunioni, incontri di preparazione. Tutta la provincia è parte di questo progetto, tutti dovranno intervenire, parlare, raccontarsi: una visione di grande coesione sociale attraverso la cultura”. “Come Presidente della Commissione Cultura – ha assicurato Alberta Paris – farò tutto quanto mi è possibile in questo senso, convinta che, all’insegna dell’amore per la cultura e per la nostra città, sarà possibile, tutti insieme, celebrare la rinascita di territori che molto hanno dato all’arte e alla cultura italiana”.
La dichiarazione del parlamentare Paolo Trancassini
“Oggi celebriamo un momento di festa per la città di Rieti, un’altra occasione per annunciare nuove progettualità e guardare al futuro sempre di più con forza e orgoglio”. Lo ha detto il questore della Camera dei deputati e coordinatore di Fratelli d’Italia nel Lazio, Paolo Trancassini, intervenendo all’evento “L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, una grande avventura per Rieti” dedicato alla presentazione del dossier condiviso tra L’Aquila e Rieti in corso presso l’Auditorium Santa Scolastica di Rieti. “Mi fa particolarmente piacere essere qui insieme ai sindaci di Rieti e de L’Aquila che rappresentano al meglio la nostra classe dirigente, due persone capaci di dare una prospettiva alle loro comunità e mettere insieme sinergie importanti per il rilancio dei loro territori. Questo progetto – prosegue il deputato reatino di FdI – è importante soprattutto per l’attenzione che offre alle nostre aree interne, luoghi dove la cultura, le tradizioni e soprattutto l’identità sono forti e radicate, molto più che nelle grandi città. La sfida che stiamo affrontando è complessa e riguarda il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità: dobbiamo affrontarla con consapevolezza per essere protagonisti di questa nuova stagione di crescita e sviluppo che ci attende” conclude Trancassini.