Auto sospetta bloccata dai Carabinieri dopo un breve inseguimento. Arrestato il conducente. Fuggiti gli altri occupanti dell’auto
La pattuglia della Stazione Carabinieri di Magliano Sabina, nel tardo pomeriggio di sabato, in una località poco fuori del centro città, mentre effettuava uno dei quotidiani servizi di perlustrazione del territorio, ha notato un’autovettura Alfa Romeo Stelvio viaggiare a velocità estremamente ridotta in relazione allo scarso traffico della strada in quell’orario ed in assenza di passaggi pedonali.
Il veicolo ha attirato quindi l’attenzione dei militari che sono riusciti a scorgervi quattro uomini a bordo, chiaramente intenzionati a “guardarsi intorno”, con atteggiamento sospetto, quasi come in cerca di qualche “obiettivo appetibile”, complice l’orario al crepuscolo.
I militari, deciso quindi di controllare immediatamente il mezzo e i suoi occupanti, hanno tentato di bloccare l’auto che, però, ha subito accelerato ad altissima velocità nell’intenzione di fuggire. Provvidenziale la presenza in zona di un altro Carabiniere che, libero dal servizio, notando anch’egli quanto stava accedendo ed intercettata l’auto in fuga, si è messo all’inseguimento insieme ai colleghi.
Costretti in un cul de sac da una manovra a tenaglia condotta dai Carabinieri, i quattro sospettati hanno dovuto abbandonare repentinamente la loro auto; tre di loro hanno fatto perdere le loro tracce mentre i militari sono riusciti a fermare il quarto, conducente dell’auto, un cittadino albanese di 20 anni senza fissa dimora in Italia, che, nel tentativo di divincolarsi e scappare via, ha colpito il militare in abiti civili con un calcio alla testa.
Gli operanti sono però riusciti con estrema perizia ed alta professionalità ad immobilizzare il giovane e condurlo in caserma dove è poi stato dichiarato in stato di arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché per lesioni personali.
Al termine degli accertamenti e su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti, lo straniero è stato associato al carcere di Rieti. La Stelvio, al cui interno non è stato rinvenuto nulla che spieghi il comportamento dei quattro, è stata invece sottoposta a sequestro.
Il Carabiniere libero dal servizio, il cui contributo è stato determinante per la riuscita dell’operazione, ha dovuto ricorrere alle cure mediche per una ferita al volto e ne avrà per qualche giorno.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.