Dimensionamento scolastico. ‘No’ dalla Regione alla proroga, con la scuola di Contigliano accorpata con quella di Montasola. Ma l’assessore Schiboni rassicura. Deluso il presidente della Provincia Cuneo
La Regione Lazio ha approvato ieri in Giunta il Piano regionale di dimensionamento scolastico. Da quanto si apprende in provincia di Rieti a pagarne le spese sarà l’istituto scolastico di Contigliano che dovrebbe essere accorpato con l’istituto di Montasola.
L’Ente Provincia nei mesi scorsi si era battuta dal momento che, in una prima bozza regionale, al Reatino sarebbero state tagliate tre scuole primarie nel triennio 2024/27; in accordo con i Dirigenti scolastici e i Sindacati e dopo diversi incontri con l’assessore regionale alla scuola Schiboni il Presidente della Provincia Roberta Cuneo, aveva richiesto alla Regione una proroga di un anno.
Proroga che sarebbe servita ad “un dimensionamento – aveva spiegato Cuneo in una nota – che sia realmente condiviso con i territori e che rispetti le identità funzionali dei Comuni senza svantaggiare nessuno e che non sia basata solo sulla logica prettamente analitica dei numeri”. Proroga che evidentemente la Regione non avrebbe accettato tanto che nella Giunta di ieri alla provincia di Rieti sarebbero stati portate modifiche come in tutte le altre province del Lazio: “un istituto comprensivo da realizzare” scrive la Regione in una nota, senza dare ulteriori informazioni.
Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Scuola Giuseppe Schiboni.
“Le polemiche innescate dall’approvazione della deliberazione della giunta sul “Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico 2024/25” sono meramente strumentali. Nessuna scuola è stata cancellata, nessun servizio sottratto agli studenti e ai territori. Come Regione abbiamo proceduto a quanto previsto dalla normativa nazionale e nello specifico dal Decreto Milleproroghe 2024 approvato dal Consiglio dei ministri il 28 dicembre 2023 che porta il dimensionamento da 37 a 20 dirigenze scolastiche. Lo spostamento delle sedi dei dirigenti non implica alcun colpo di mano a svantaggio del diritto allo studio e del presidio dei territori. Questa giunta era e resta dalla parte degli studenti per i quali ci batteremo sempre”.
Dichiarazioni del Presidente della Provincia Roberta Cuneo
“Il dimensionamento scolastico comporta inevitabilmente difficoltà che si riverberano sui territori, comprendo quindi e condivido la difficoltà della giunta regionale nel dover dare seguito a dettami normativi stringenti” lo scrive il presidente della Provincia di Rieti, Roberta Cuneo, dopo la delibera di Giunta della Regione Lazio che ha preso la decisione di accorpare due istituti del reatino fondendoli in un unico istituto comprensivo.
“Ringrazio per aver colto la criticità dei comuni appartenenti al cratere sismico 2016 e di aver quindi riconosciuto la validità della nostra richiesta ciononostante non posso non evidenziare che la richiesta della nostra Provincia, condivisa con tutti i territori e i sindacati, era quella di consentire un’analisi più approfondita che tutelasse le diverse istituzioni. Senza alcuna condivisione è stata individuata la nuova istituzione scolastica da dimensionare e a tal riguardo è stata inoltrata una nota di chiarimenti per i quali auspico una imminente convocazione”.
La nota dello SNALS Rieti
“La vicenda sembra giungere a conclusione se non altro perché entro oggi la delibera dovrà stare sul tavolo del Ministro. Nella giornata di ieri (4 gennaio ndr) abbiamo rincorso comunicati della Regione, schema della delibera di giunta e prese di posizione da parte di sindaci in piena contraddizione tra loro.
Una sola certezza: ancora una volta sul tema scuola la politica ha mostrato l’incapacità di assumere decisioni, evidenziando la differenza tra quello che si dice e si fa ma soprattutto quello che si dovrebbe fare e non lo si fa.
Pur comprendendo le ragioni di ognuno ci piacerebbe che per una volta si comprendessero anche quelle dell’utenza fortemente disorientata che dovrà a giorni provvedere ad iscrivere i propri figli e quelle del personale preoccupato per l’incombere di modifiche di sede. Siamo in attesa di conoscere con atto formale e definitivo qual’ è il nuovo Istituto Comprensivo che nascerà dalle ceneri di altri due e soprattutto, se l’I.C di Contigliano dovrà rivolgere il proprio sguardo verso Rieti o verso Montasola (e quale sarà la sede legale).
Del problema dimensionamento della rete scolastica se ne è discusso solo negli ultimi due mesi perdendo di fatto l’ennesima occasione per pianificare interventi duraturi lasciando alla Regione la possibilità di adottare provvedimenti unilaterali, proprio come temevamo. In sede di Conferenza regionale avevamo chiesto come sindacato una deroga complessiva di un anno, necessaria per consentire di ridisegnare al meglio, con interventi condivisi la rete scolastica reatina, atteso che nel triennio dovranno essere fatti altri 6 interventi.
Quello che è accaduto nella pausa natalizia non è dato di sapere. Sembra che tutti vogliano oggi sfuggire alle loro responsabilità al punto che anche il fuorviante comunicato stampa pubblicato sul sito della Regione Lazio quando parla “di un nuovo istituto comprensivo nella provincia di Rieti”, facendo apparire il bicchiere mezzo pieno, evita di dire qual è, ma soprattutto che questo nasce dalle ceneri di altri due istituti.
Il nostro giudizio, peraltro noto, non può che essere negativo per questioni di metodo e di merito, restiamo sempre del parere che solo attraverso un intervento complessivo, magari coraggioso, si potrà ambire a quella stabilità che nella scuola significa programmazione didattica ed educativa evitando interventi isolati destinati ad essere rivisti nel tempo come sappiamo essere accaduto anche recentemente”.