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Celebrazioni sisma 2016. Ad Amatrice la cerimonia. Messaggi di Meloni e Rocca

Nella notte di nove anni fa, alle 3:36 del 24 agosto 2016, un terremoto di magnitudo 6.0 della scala Richter devastò il Centro Italia. Tra i comuni più colpiti ci fu Amatrice dove si contarono 239 delle 299 vittime complessive del terremoto. Quest’anno, la cerimonia di commemorazione si è svolta senza politici e senza rappresentati delle istituzioni per volere del sindaco, Giorgio Cortellesi, e della sua giunta: “Vogliamo ribadire il ruolo privato del dolore e per dare un segno politico a fronte di tante promesse non mantenute – aveva annunciato alcuni giorni fa”.

Per oggi il comune ha proclamato il lutto cittadino. Le commemorazioni sono iniziate alle 1:30 della notte. Una fiaccolata ha attraversato il centro storico del paese, ancora devastato, dall’Auditorium della Laga fino al monumento alle vittime eretto nel parco Don Minozzi, dove proprio alle 3:36 è iniziata la lettura dei nomi delle vittime del terremoto del 2016 sotto i rintocchi della campana. Dopo si è svolta la cerimonia della deposizione delle corone di fiori, alle 11 è iniziata la mesa al palazzetto dello sport officiata dal vescovo di Rieti, Vito Piccinonna.

La dichiarazione del presidente del consiglio Giorgia Meloni

“Nel nono anniversario di quella drammatica notte vogliamo ricordare chi non c’è più e stringerci ancora una volta ai familiari delle vittime rinnovando il nostro ringraziamento a tutti i soccorritori” e garantendo che “l’Italia non dimenticherà mai il loro eroismo”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in una lettera al Messaggero ha ricordato il terremoto del 2016 nel Centro Italia. “Oggi il cratere sismico è il più grande cantiere d’Europa e in questo cantiere non si stanno ricostruendo solo le case, gli edifici pubblici, le chiese e le fabbriche. Si sta ricostruendo anche la vita di un’intera comunità travolta da un evento che ha cambiato per sempre il volto di borghi, città e territori”. Il governo, prosegue la Premier, “ha lavorato con determinazione e caparbietà per imprimere, dopo troppi rinvii e false partenze, una decisa accelerazione nella ricostruzione post sisma”.

La dichiarazione del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

“Stiamo accelerando con determinazione, cercando di recuperare il tempo perduto, a partire dall’ospedale di Amatrice, cuore pulsante di un territorio che deve tornare a vivere. Pochi giorni fa ho voluto fare un sopralluogo proprio lì: per me è un impegno e un dovere morale verso questa comunità, che merita di riavere un presidio di cura e di dignità. La ricostruzione non è semplice, ma l’ospedale rappresenta un segnale concreto, un simbolo di rinascita, che si affianca ai tanti cantieri aperti, alle case che tornano ad accogliere famiglie, alle piazze che ricominciano a riempirsi di voci. Voglio dirlo con chiarezza a tutte le comunità colpite: non siete sole”. Lo dichiara in un comunicato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “La Regione Lazio continuerà a camminare al vostro fianco, con rispetto, ascolto e impegno. Il vostro coraggio e la vostra resilienza sono un esempio per tutti noi. Oggi rinnovo la promessa: la ricostruzione andrà avanti, passo dopo passo, fino a quando queste terre non torneranno a essere piene di vita, di futuro e di speranza”, conclude Rocca.