Il Rieti Lazio Pride 2025 sceglie come ambasciatrice Margò Paciotti. La manifestazione il 13 settembre
Il Rieti Lazio Pride 2025 sceglie come ambasciatrice Margò Paciotti, artista, regista e stella Drag, attiva da anni nel reatino con progetti culturali e di inclusione. Membro della comunità LGBTQIA+, usa il corpo come strumento politico per diritti e libertà. Direttrice di festival e rete internazionale, sarà il volto della manifestazione del 13 settembre, portando un messaggio di rivoluzione e speranza, soprattutto alle nuove generazioni.
LA NOTA DI RIETI PRIDE
Per una precisa scelta politica, il Lazio Pride non ha madrine e padrini nel senso più classico del termine. Farci rappresentare da personaggi fuori dalla comunità, non realmente coinvolti nelle nostre lotte se non come evanescenti alleati il cui unico ruolo è quello di catalizzatori di fama e venditori di immagine, non appartiene alla nostra manifestazione.
Come Rieti Lazio Pride volevamo che l’artista scelt3 per rappresentare la nostra giornata fosse una persona della comunità LGBTQAI+, che vivesse nel nostro territorio, che lo amasse e avesse a cuore il suo benessere e che fosse, soprattutto, una persona portatrice di veri contenuti, lotta, rivendicazioni attraverso il proprio corpo e il proprio lavoro. Ogni giorno e non solo una volta l’anno. Una persona la cui vita attraversi i generi, un corpo politico che travolga una società ancora intrappolata su due binari.
La scelta non poteva non ricadere su Margò Paciotti. Quando, nel 2014, l’attrice, regista e nuova stella del firmamento Drag è approdata tra Borgo Velino e Antrodoco forse non poteva immaginare quanto questa nostra piccola parte di Italia l’avrebbe ispirata nella sua carriera artistica e quanto, di ritorno, la nostra terra avrebbe avuto l’occasione di assaporare tutta la potenza della sua arte.
“Non sono originaria di qui” – ci racconta – “ma da ormai dieci anni sono attiva sul territorio con progetti culturali, e sì, possiamo dire che sono stata adottata. Dopo una iniziale diffidenza, il lavoro in ambito teatrale che ho svolto, in particolare con le nuove generazioni e di conseguenza in contatto con le famiglie, mi ha aiutata a farmi conoscere e accettare. Oggi mi sento quanto mai protetta e amata. Con la mia compagnia teatrale operiamo in piccoli centri del reatino creando festival multidisciplinari, laboratori e residenze artistiche e negli anni, attraverso l’arte siamo riuscit* ad affrontare tematiche importanti inerenti i diritti della comunità LGBTQIA+”.
Nel 2005 ha co-fondato Ondadurto Teatro, compagnia che ha portato in scena spettacoli nei più importanti festival internazionali in Europa e nel mondo. Pedagoga teatrale per le nuove generazioni, gli insegnanti e professionisti dello spettacolo in contesti nazionali e internazionali. È la direttrice artistica di DRAG ME UP e del QUEER SUMMER FESTIVAL e una delle co-fondatrici del Network Internazionale ARTS FOR GENDER REVOLUTION.



