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Comunità montana del Turano. Il presidente del Lazio Rocca elegge Maurizio Ramacogi (Lega) commissario

“Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, al Direttivo Regionale e Provinciale del partito della Lega per la fiducia riposta nella mia persona – scrive Maurizio Ramacogi appena eletto  commissario della Comunità Montana del Turano – Con grande senso di responsabilità e spirito di servizio, accolgo la nomina dell’incarico con orgoglio, pronto a mettere le mie energie e competenze al servizio di un territorio straordinario, ricco di storia, natura e potenzialità. Fin da subito, ritengo fondamentale instaurare un dialogo costruttivo e una piena collaborazione con tutte le Amministrazioni comunali della Valle. Solo attraverso una visione condivisa sarà possibile affrontare con efficacia le sfide del presente e costruire insieme il futuro della nostra comunità.

Tra le priorità che guideranno il mio mandato:
• la condivisione di programmi ambientali mirati alla tutela e valorizzazione del nostro patrimonio naturale, con attenzione alla sostenibilità e alla prevenzione del dissesto idrogeologico;
• il reperimento di nuove risorse economiche, sia tramite bandi regionali, nazionali ed europei, sia attraverso la costruzione di partenariati pubblico-privati per sostenere progetti strutturali e innovativi;
• la promozione della ricettività turistica della Valle del Turano, valorizzando un’offerta integrata e di qualità, rispettosa dell’identità culturale e ambientale dei nostri borghi.

A breve organizzerò una serie di incontri con i Sindaci della Comunità per raccogliere idee, esigenze e proposte, e avviare così un percorso partecipato che abbia come unico obiettivo il bene del territorio e delle sue comunità”

Dichiarazioni di Mariano Calisse

“Esprimo piena soddisfazione per la nomina di Maurizio Ramacogi a commissario della Comunità Montana del Turano. Si tratta di una scelta che premia competenza, esperienza istituzionale e conoscenza del territorio”. Lo dichiara in una nota il coordinatore provinciale della Lega, Mariano Calisse.

“Ramacogi – prosegue Calisse – ha alle spalle una lunga e solida carriera amministrativa, sia come consigliere provinciale sia come consigliere comunale a Rieti. Ha dimostrato negli anni un’attenzione costante alle esigenze delle aree interne e montane, con una visione concreta e pragmatica. La sua nomina rappresenta un segnale importante di continuità e rilancio per un’area che ha bisogno di essere valorizzata e sostenuta con competenza e impegno.”

“Come Lega – conclude Calisse – siamo certi che Ramacogi saprà affrontare con responsabilità e determinazione le sfide che attendono la Comunità Montana del Turano, a partire dalla valorizzazione delle risorse ambientali, turistiche e produttive del comprensorio. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro.”

La polemica attraverso l’associazione ValTurano

L’Associazione ValTurano Terra Nostra esprime il proprio dissenso in merito alla recente nomina del nuovo Commissario della Comunità Montana del Turano. “La scrivente associazione ValTurano Terra Nostra nella persona del suo Presidente Liliano Patrizi si associa alle proteste seguite alla nomina da parte della Regione Lazio del consigliere comunale di Rieti Maurizio Ramacogi a nuovo Commissario della Comunità Montana del Turano in sostituzione del sindaco di Belmonte in Sabina Danilo Imperatori: in particolare quelle degli undici sindaci della Valle che hanno minacciato il ricorso al TAR e della Federazione Provinciale del Partito Democratico. Pur senza giudicare le qualità del nuovo nominato, l’Associazione non può non rilevare la scorrettezza istituzionale della nomina caduta su una persona che nulla ha a che vedere né con il territorio turanense né con i Comuni della Valle e ricorda che questo Ente rappresenta la sommatoria dei valori posti alla base delle autonomie comunali che in essa insistono. Questa scelta è quindi ingiustificata e inaccettabile e rappresenta una chiara ingerenza politica in un territorio del tutto autonomo dalla città capoluogo di provincia, trasformandosi in un deprecabile strumento di potere partitico che nulla ha a che vedere con le reali necessità del territorio turanense e che rappresenta una grave mancanza di rispetto e di considerazione per tutti gli amministratori degli undici comuni che compongono l’Ente montano. È infatti inaccettabile che le dinamiche politiche del Comune di Rieti debbano influenzare le scelte relative alla gestione del nuovo Ente che, in questa fase di transizione istituzionale necessita di un “conduttore” conoscitore degli Enti e del territorio. In relazione a quanto sopraesposto, chiede al Presidente Francesco Rocca e all’Assessore competente per materia Luisa Regimenti la revoca del provvedimento ora contestato e la nomina di un nuovo Commissario che abbia i requisiti richiesti.” A scrivere il presidente Liliano Patrizi

Gli fa eco il Pd Reatino

La Federazione Provinciale del Partito Democratico di Rieti esprime la massima solidarietà e condivisione alla protesta degli undici sindaci della Comunità Montana del Turano, che hanno formalmente contestato la decisione della Regione Lazio di nominare Maurizio Ramacogi commissario della Comunità Montana del Turano. “Riteniamo ingiustificata e inaccettabile questa scelta, caratterizzata da una evidente ingerenza politica nelle autonomie locali, peraltro confermata dagli stessi sindaci che hanno denunciato una grave mancanza di rispetto e di considerazione per gli 11 comuni interessati,” commenta il Segretario Provinciale Andrea Di Giacobbe. “Questa nomina rischia di trasformarsi in uno strumento di potere partitico che nulla ha a che vedere con le reali esigenze e competenze del nostro territorio.” La Federazione del PD esprime perplessità rispetto a quello che sembra l’ennesimo tentativo della destra di utilizzare nomine e incarichi per puntellare, a Rieti, la fragile maggioranza di Sinibaldi, a spese dei cittadini. Rispetto a ciò il PD prevede che le prossime nomine confermeranno questa tesi. Nominare una figura esterna, senza alcun legame con il comprensorio, è una scelta criticata anche da Stefano Micheli, membro della Segreteria provinciale e responsabile degli Enti Locali, che denuncia: “La nomina ignora le specificità di un territorio fragile, abitato da appena 3500 persone in 10 comuni. Il Turano è già stato trascurato da politiche provinciali e regionali, e anche la Riserva Naturale Monte Navegna e Cervia è stata vittima di scelte imposte senza coinvolgimento locale.” “Si tratta di una decisione calata dall’alto – conclude Andrea Di Giacobbe – che interrompe un percorso virtuoso costruito negli anni dai sindaci locali. Chiediamo alla Regione di fermarsi, di ascoltare i territori e di restituire loro voce e rappresentanza nelle scelte che li riguardano.”