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Breve pensiero del Vescovo Vito sul Vangelo domenicale

Chissà con quale trasporto l’avranno visto pregare. Chi Gli stava attorno non avrà fatto fatica a credere che la radice della Sua azione stava lì, nella relazione col Padre. Tutto lì.

Un Padre amato e fatto conoscere col Suo vero nome: Amore.

Ma cosa rendeva vera la Sua preghiera? La vita! Tra vita e preghiera non c’era dissociazione.

Un tutt’uno!

Ai Suoi insegna che non possono mancare nella preghiera il Padre e tutti i Suoi figli, il Regno che viene, il Pane da condividere, il perdono più forte di ogni male: questi sono gli ingredienti necessari per la fraternità che Egli stesso ha inaugurato e che ancora oggi desidera far crescere a dispetto delle cronache.

E la preghiera, lungi da formule, orari, luoghi, guru speciali, è animata da quello Spirito che, meglio di tutti, conosce i desideri di Dio.

Adoro la scena di Abramo che sta sulla breccia e chiede di salvare la città (e che città!).

Mi piace pensare che ancora oggi il buon Dio tiene in piedi il mondo grazie alla presenza di pochi “giusti” (saprà Lui chi sono, nessuno si autocandidi!).

Grazie a loro la storia e l’umanità non soccombono e non si annientano anche quando pare che non ne valga più la pena e che il tutto abbia raggiunto livelli alti di preoccupazione forse superando anche Sodoma e Gomorra, capitali del vizio de del male.

Sono certo che, grazie a quei pochi giusti l’umanità vada avanti, nonostante tutto, venga portata verso quei cieli e quelle terre nuove che impazientemente attendiamo e desideriamo senza mai disinteressarci di questo mondo e questa storia.

Insomma… la prova del nove di una preghiera autentica? Ingoiare libri di preghiere, avere visioni, luoghi particolari, profumi di rose?

Non mi pare. La prova del nove sta nell’accorgersi di essere e di diventare continuamente fratello universale e moltiplicare pane, perdono, fiducia perché la storia non sprofondi ulteriormente nel baratro che stiamo già sfiorando… Gaza docet…

Impossibile agli uomini ma non a Dio.

A Lui tutto è possibile!

Troviamoci spazi di preghiera, di silenzio soprattutto.

Un piccolo Vangelo, un Padre nostro pregato lentamente e il mondo nel cuore.

Buona Domenica a tutti con un pensiero speciale per i nonni e gli anziani nella Giornata a loro dedicata. Auguri!