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Vicenda Tari, la Giunta di Palazzo di Città annulla in autotutela gli avvisi

La vicenda delle cartelle Tari di migliaia di euro arrivate nei mesi scorsi a molti reatini, ieri è sbarcata in consiglio comunale e come previsto, ha scaldato gli animi dei consiglieri e dei tanti cittadini presenti ansiosi di sapere le sorti delle loro cartelle.

Tra le novità emerse durante il consiglio, la decisione della giunta di intervenire, attraverso una delibera (la 425) emanata la sera precedente l’assise, in cui sostanzialmente l’ente si “impegna ad effettuare un supplemento di istruttoria, anche in assenza di parte, e di annullare in autotutela gli avvisi di accertamento”.

La nota della federazione di centrodestra

Nella seduta di ieri in Consiglio comunale i consiglieri Antonio Emili, Simone Miccadei, Claudio Valentini, Roberto Carlucci ed Emiliana Guadagnoli hanno proposto un ordine del giorno al fine di sospendere gli avvisi di accertamento della Tari notificati alla cittadinanza, di riesaminare in sede istruttoria la legittimità di tali atti tributari e di estendere il diritto al contraddittorio preventivo a tutti i contribuenti interessati. Una richiesta che ad oggi trova fondamento anche nella determina n. 425 del 20/2 con la quale il Dirigente del settore finanziario ha accolto in parte le istanze della federazione di centro destra disponendo un supplemento d’istruttoria per una parte degli avvisi recapitati ai cittadini. Un provvedimento, questo, nel quale è dato cogliere una sonora smentita di quanto dichiarato dell’ Assessore Sebastiani circa la pochezza dei ricorsi proposti e la bontà del procedimento espletato, dal momento che detta determina cita circa 400 istanze di revoca o di annullamento e aziona il rimedio dell’autotutela per eliminare gli errori commessi. Siamo grati agli uffici per aver recepito in parte i rimedi proposti al fine di assicurare la legalità del procedimento tributario affidato ad una società esterna al Comune di Rieti. Rammarica la rigidità con la quale la giunta ha rigettato le proposte avanzate dalla federazione di centro destra. Un’occasione persa per estendere a tutti i destinatari degli avvisi di accertamento il diritto al contraddittorio che è stato ingiustamente circoscritto ad una sola parte dei contribuenti, attraverso il quale avremmo voluto evitare ai cittadini il dovere di sopportare ingenti spese legali o peggio ancora il pagamento di tributi non dovuti, in quanto pretesi in relazione a fabbricati agricoli, a immobili dismessi o a ruderi abbandonati. Resta ferma la necessità che il Sindaco si assuma la responsabilità della maldestra operazione messa in campo dall’attuale assessore al bilancio, anche alla luce del conflitto d’interessi che lo stesso Sebastiani ha ammesso allorché ha dichiarato di aver chiesto l’annullamento di taluni atti tributari agendo nell’esercizio della sua attività professionale.

La nota dei gruppi di minoranza in Comune

Come ampiamente previsto l’amministrazione Sinibaldi continua a dimostrarsi sorda e cieca di fronte alle istanze dell’opposizione sul caso Tari, auto-approvandosi un Ordine del giorno a dir poco risibile, e rifiutando di trovare una quadra con le altre forze politiche presenti in Consiglio comunale. Nella seduta di oggi, 21 febbraio, abbiamo chiesto ufficialmente di riconvertire tutti gli avvisi inviati ai cittadini in inviti al contraddittorio preventivo, per poi prevedere, solo in assenza di effettivo chiarimento, il giusto atto di accertamento esecutivo; spunti ritenuti di buon senso, evidentemente, anche da alcuni esponenti di centrodestra, che hanno votato a favore del nostro Ordine del giorno. Sinibaldi e i suoi hanno preferito invece licenziarne un altro, i cui contenuti farebbero sorridere se la faccenda non riguardasse le tasche dei reatini. La soluzione, a parer loro, è “favorire con ogni azione utile lo strumento del ravvedimento operoso”, anche attraverso “una campagna di informazione puntuale e programmata” – ecco perché hanno assunto così tanti comunicatori! – per “avvicinare quanto più possibile il cittadino alla casa comunale”. Parole vuote, fuori contesto, che suonano quasi come uno sberleffo.

Credevamo potesse aprirsi un varco dopo l’inaspettata determina pubblicata ieri pomeriggio dal settore Bilancio e Finanze, in cui si recepivano in parte le nostre proposte sul contraddittorio preventivo, seppure con diverse lacune interpretative. L’amministrazione ha invece preferito tirare dritto, dimostrando ancora una volta la propria inadeguatezza. Noi abbiamo provato in tutti i modi a farli ragionare, e continueremo con tenacia a provarci; chissà se i reatini, chiamati a esborsi folli e palesemente irregolari, dimostreranno di avere la stessa pazienza nei loro confronti”.

i Consiglieri Comunali

Carlo Ubertini (P.S.I. – Rieti in Salute – Nome Officina Politica)

Gabriele Bizzoca (T’immagini)

Maurizio Vassallo (Per il Bene Comune)

Paolo Bigliocchi, Emiliana Avetti, Rosella Volpicelli (PD)

Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Gilberto Aguzzi, Arianna Grillo (Rieti Città Futura)