Aperto l’Anno Giubilare a Rieti: un cammino di fede e speranza
Con una celebrazione intensa e partecipata, la diocesi di Rieti ha ufficialmente aperto il suo Anno Giubilare. La liturgia è iniziata con un pellegrinaggio dalla Basilica di Sant’Agostino fino alla Cattedrale di Santa Maria, dove il vescovo Vito Piccinonna ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica. La comunità si è raccolta in un momento di grande intensità, iniziando così un cammino di fede e rinnovamento spirituale.
Un cammino scandito da tre immagini
Durante l’omelia, il vescovo ha delineato tre simbolici “fotogrammi” per comprendere il significato del Giubileo. Il primo richiama la salita a Gerusalemme di Maria e Giuseppe con Gesù, un invito a guardare la vita con occhi nuovi e a lasciarsi guidare da una prospettiva più alta, ispirata alla speranza. Il secondo fotogramma ha rievocato la ricerca di Gesù smarrito da Maria e Giuseppe. “Anche noi, come loro, dobbiamo rimetterci continuamente sulle tracce di Dio”, ha detto il vescovo, sottolineando l’importanza della conversione e del perdono, elementi centrali di ogni Anno Santo. Infine, il ritorno di Gesù a Nazareth ha offerto l’immagine di una fede che abita l’ordinarietà, una discesa nella quotidianità che rende concreto il messaggio del Vangelo. “Siamo chiamati a vivere la logica delle Beatitudini, anche quando la vita ci pone di fronte all’ingiustizia e alla povertà”, ha spiegato.
Un tempo per ricostruire speranza e comunità
Avviato nella festa della Santa Famiglia, il Giubileo ha un obiettivo chiaro: rinnovare la fede e soprattutto risvegliare la speranza, come indicato da Papa Francesco nel suo messaggio inaugurale. Il vescovo ha ribadito che il Giubileo non è un evento celebrativo fine a sé stesso, ma un’occasione per aprire le porte del cuore, riscoprire l’essenza del Vangelo e costruire una comunità più unita. Il cammino avviato attraverserà l’intero anno, con celebrazioni, pellegrinaggi e momenti di preghiera nelle chiese giubilari. Come ha ricordato il vescovo Piccinonna in chiusura, “questo è un tempo per far ripartire la vita, i sogni e le relazioni, con la forza del Vangelo e la luce dell’amore cristiano”.
Al termine della celebrazione il vescovo ha consegnato le pergamene con cui dispone quali chiese giubilari anche il Santuario San Giacomo di Poggio Bustone, il Santuario francescano del Presepe di Greccio e la Chiesa parrocchiale Cuore Immacolato di Maria e San Francesco del Terminillo.