Dimensionamento scolastico, i Sindaci coinvolti: “Una decisione che ci lascia sconcertati”
Dimensionamento scolastico, i sindaci di Torricella In Sabjna Floriana Broccoletti, Rocca Sinibalda Stefano Micheli, Monteleone Sabino Fabrizio Crescenzi, Colle Di Tora Otello Loreti, Belmonte in Sabina Danilo Imperatori, Casaprota Cosimo Mastrorocco, Poggio San Lorenzo Giovanni Vallocchia sul piede di guerra contro la Regione Lazio. “Una decisione che vorrebbe prendere la Regione ci lascia sconcertati – sottolineano in una nota i sindaci – considerando che l’Istituto Comprensivo Marco Polo serve un bacino di utenza ampio ed articolato, che coinvolge ben sette Comuni”.
“Con grande sconcerto e disappunto abbiamo appreso, in modo del tutto casuale, della proposta di delibera di Giunta Regionale che prevede l’accorpamento amministrativo degli istituti scolastici di Poggio Moiano e Torricella in Sabina. Questa notizia è giunta inaspettata, senza alcun preavviso e contraddicendo le ripetute rassicurazioni ricevute in precedenza.
Durante i tavoli tecnici provinciali, infatti, era stato definito un accordo che indicava come soluzione finale l’accorpamento di un solo istituto comprensivo, ovvero Borgorose/Petrella Salto.
La decisione che vorrebbe prendere la Regione ci lascia sconcertati considerando che l’Istituto Comprensivo Marco Polo serve un bacino di utenza ampio ed articolato, che coinvolge ben sette Comuni. Nonostante l’assenza di una comunicazione preventiva riguardo a un possibile dimensionamento scolastico per gli istituti coinvolti, le amministrazioni comunali e i dirigenti scolastici si stanno già attivando per monitorare la situazione e valutare tutte le possibili azioni da intraprendere. L’obiettivo è salvaguardare il corretto funzionamento delle attività didattica e assicurare il diritto all’istruzione per tutti gli studenti delle nostre comunità.
Ribadiamo che il dimensionamento scolastico, pur comportando cambiamenti nella gestione amministrativa degli istituti, non influisce sul numero dei plessi presenti sul territorio. Pertanto, in ogni caso, sarà garantita la continuità di una didattica scolastica efficace e inclusiva nei nostri Comuni. Facciamo appello alla Regione Lazio affinché riveda questa decisione e riapra un dialogo costruttivo con i territori interessati, auspicando che i nostri rappresentanti regionali riescano a far valere le ragioni del nostro territorio. È necessario tutelare le scuole come presidi fondamentali per la crescita culturale, sociale ed economica delle aree interne, evitando di penalizzare ulteriormente le comunità locali”.