L’ex direttore dell’Ares 118 Tesoriere assolto in Cassazione. Non c’è stata corruzione e concussione
Nel processo sugli appalti Ares 118, la Cassazione – ritenuti tutti ammissibili i ricorsi presentati dai legali degli imputati – ha di fatto posto la parola fine al lungo procedimento penare, annullando la sentenza di condanna senza rinvio (“perché il fatto non sussiste”) nei confronti dell’ex direttore della centrale operativa Ares 118, Alfonso Tesoriere, esponente di Forza Italia e consigliere del Comune di Rieti durante l’amministrazione Cicchetti e del coordinatore Ares, Fabio Innocenzi.
Con riferimento alla contestata concussione (altra posizione contestata a Tesoriere) ha inoltre riqualificato il reato nell’ambito del diverso illecito di induzione indebita a dare o promettere utilità e, conseguentemente, ha disposto di “non doversi procedere per intervenuta prescrizione”.
Infine, per il reato della contestata corruzione, (Tesoriere, Massimiliano Glandarelli e Fabrizio Petrucci) la Corte ne ha dichiarata la prescrizione.
La dichiarazione dell’ex sindaco di Rieti Antonio Cicchetti
“Dieci anni di sofferenza, dieci anni col fiato sospeso ma ora tutto è finito – commenta così con grande soddisfazione l’ex sindaco. Cicchetti la decisione della Cassazione che annulla le due precedenti sentenze di condanna per il direttore della centrale operativa Alfonso Tesoriere – Chi lo ha conosciuto non ha mai dubitato della sua correttezza” Il medico anestesista, ex consigliere nella Giunta Cicchetti, era sotto processo per presunte tangenti all’Ares 118, relative agli anni 2013 e 2014, in cambio di alcuni incarichi nelle postazioni di emergenza.



