Masini a Rieti per la mostra dedicata ai 100 anni della radio. Interviste, selfie e firma copie del suo nuovo disco
Non poteva esserci luogo migliore per accogliere Marco Masini che la Mostra dedicata ai 100 anni della Radio, a Palazzo Dosi. Location molto apprezzata dal cantautore, come ha confidato a Stefano Pozzovivo, l’ideatore dell’iniziativa, voce storica di Radio Subasio che l’ha intervistato. Il pomeriggio è trascorso per la gioia dei fans presenti tra foto, autografi e la bella chiacchierata in cui Masini ha spiegato di fare un mestiere in cui è necessario cercare, sperimentare, e ha raccontato il suo ultimo album composto da dieci storie d’amore, intese come concetto universale che non si limita all’amore romantico.
Incalzato a proposito delle forti polemiche che accompagnano l’uso ormai diffuso dell’autotune tra le nuove generazioni di cantanti ha ricordato come qualunque innovazione anche in campo musicale sia stata motivo di diffidenza e critica “Quando un mio zio ottantenne ascoltò nel 1989 la mia ‘Ci vorrebbe il mare’, musica completamente diversa da quella che conosceva, disse con voce tuonante che si trattava semplicemente di ‘frastuono’. E’ normale che la musica di ultima generazione giudicata da un cinquantenne o un sessantenne possa sembrare peggiore, non è così.
Se si parla di melodia ognuno ha i suoi gusti, se si parla di suoni, tecnologia, evoluzione, nuovi orizzonti musicali, si scoprono delle cose bellissime ed altre meno, come è accaduto in ogni epoca”. A vent’anni dalla sua vittoria sanremese con ‘L’uomo volante’ non poteva mancare uno sguardo alla manifestazione canora, quest’anno tornata nelle mani del suo carissimo amico Carlo Conti “Ho visto il cast, mi piace tantissimo. Amicizia a parte credo che Carlo farà un grande Festival, provenendo dalla radio ha grande rispetto per la musica e grande preparazione culturale musicale… di calcio invece non capisce nulla!” ha concluso con ironia.