Rieti, funzionamento del consiglio comunale, è botta e risposta tra il Sindaco di Rieti e i gruppi di opposizione
Ancora polemiche sul funzionamento dell’ultimo Consiglio comunale da parte della maggioranza di Palazzo di Città con un botta risposta tra il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi e i gruppi di minoranza in Comune a Rieti.
“Abbiamo assistito all’ennesimo grave atto di arroganza e menefreghismo per il rispetto delle regole da parte del Sindaco Daniele Sinibaldi e di parte della sua maggioranza, con la complicità della Segretaria Generale del Comune di Rieti” – scrivono i consiglieri di opposizione. “A seguito di divergenze politiche interne al centrodestra, alcuni consiglieri di maggioranza hanno deciso di disertare il Consiglio Comunale odierno, facendo così mancare il numero legale necessario per la validità della seduta, pari a 17 consiglieri. Nonostante l’assenza del numero legale (presenti 16 consiglieri di maggioranza su 32 consiglieri assegnati) la Segretaria Generale, ignorando volutamente quanto previsto dall’articolo 13 del Regolamento, ha permesso ugualmente lo svolgimento del Consiglio. Come Consiglieri di minoranza abbiamo dunque presentato un esposto al Prefetto, alla Procura della Repubblica e al Ministero dell’Interno ritenendo fondamentale il rispetto di regole che chi amministra dovrebbe sempre avere presente. Sorprende, in particolare, che a rendersi protagonista di certe evidenti sgrammaticature sia lo stesso Sinibaldi da poco eletto come presidente di Anci Lazio, funzione per la quale dovrebbe essere il primo difensore dei Comuni e dei relativi Regolamenti. Purtroppo, la gestione del potere lo ha accecato al punto da non ricordare più che chi amministra non comanda”.
La replica del sindaco Sinibaldi
“Spiace constatare ancora una volta che la minoranza si lascia andare ad attacchi scomposti, tanto nei contenuti quanto nei metodi. Per i primi, la legittimità dei numeri del Consiglio comunale è certificata dal Segretario comunale e non spetta certo né al Sindaco né ai consiglie Dal canto mio, ribadisco la piena e massima disponibilità a confrontarmi anche con gli esponenti della minoranza, così come faccio con la maggioranza, a patto che questo confronto venga condotto sui temi concreti che interessano ai cittadini e con la dovuta serietà e serenità. Del resto, stiamo portando avanti numerose questioni importanti che richiederebbero l’impegno e il contributo di tutti: dal PNRR alle Strategie territoriali, dalle decine di cantieri aperti in città e frazioni al risanamento delle finanze del Comune, dalla promozione di grandi eventi al dialogo costante con tutti i livelli di governo per finanziare progetti e lavori a Rieti, dall’università alle nuove scelte urbanistiche. Di temi sui quali confrontarci ce ne sono in abbondanza ma serve serenità e impegno, non soltanto la volontà di colpire l’avversario politico. In questi due anni e mezzo ho avuto il piacere di confrontarmi una sola volta con una delegazione del PD e una volta con il consigliere Ubertini, per il resto dialogo mai cercato e proposte mai pervenute. Il Segretario comunale ha spiegato che nella lettura sistematica del regolamento con i principi dell’ordinamento, la maggioranza assoluta richiesta è assicurata con la presenza di 17 consiglieri, ed anche il sindaco è ovviamente tale, essendo escluso dal computo al solo fine del numero di consiglieri assegnati. La nostra Città avrebbe bisogno anche di una buona minoranza, per stimolare il confronto e fare sintesi tra tante sensibilità. Continueremo ad aspettarli ma nel frattempo non si offendano se andremo avanti spediti, come ci hanno chiesto i cittadini”.
L’ulteriore replica dei gruppi di opposizione
“Il Consiglio comunale convocato per il 19 novembre si è tenuto nonostante l’assenza del numero legale e per questo motivo lo stiamo denunciando in tutte le sedi. Il regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale è chiarissimo e non si presta ad alcun tipo di interpretazione. L’arroganza e lo spregio delle regole è il tratto distintivo dei comportamenti del Sindaco ed è surreale che chieda all’opposizione di garantire i numeri per lo svolgimento delle sedute consiliari, nelle quali lui, peraltro, è sistematicamente assente. Si chieda, al contrario, come mai, in poco tempo, sia riuscito ad alienarsi il consenso di una parte così significativa della sua maggioranza. In città sono in molti a pensare, tra cittadini e amministratori, che sia più interessato al suo destino personale piuttosto che a quello di Rieti”.