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Regione Lazio, Rocca: “Abbiamo creato le condizioni per uscire dal piano di rientro in sanità già dal 2026”

La Regione Lazio ha creato le precondizioni contabili per avviare la fase di uscita dal piano di rientro in sanità già dal 2026, iniziato nel 2007.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, presentando i risultati economici sulla sanità, durante una conferenza stampa in giunta regionale a Roma.

La Regione Lazio potrà così tornare in possesso degli automatismi fiscali: infatti, le aliquote saranno tutte di competenza regionale e, grazie all’esito delle operazioni di consolidamento, si metterà in campo una manovra fiscale strutturale, coerente con quella nazionale, di riduzione significativa per i redditi più bassi, a partire dal 2027. Con l’attività di revisione contabile, la giunta Rocca ha ridotto i fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni di euro a favore delle Aziende sanitarie per la definitiva copertura finanziaria degli stessi.

Questo ha consentito di riportare i conti in equilibrio, riducendo il disavanzo del 2022 a 129 milioni di euro e chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile. Il primo ottobre si è tenuta, presso il dipartimento della ragioneria generale dello Stato, la riunione congiunta di Tavolo adempimenti e Comitato dei Livelli essenziali di assistenza convocata con l’obiettivo di completare l’iter di monitoraggio dei conti relativi ai Bilanci consuntivi degli esercizi 2022 e 2023 del Servizio sanitario regionale del Lazio. Sono state così svincolate risorse per 134 milioni di euro, 43 milioni del 2022 e 91 milioni di euro del 2023, immediatamente disponibili per migliorare l’efficienza dei servizi dei cittadini, tra cui il trasporto pubblico locale. “Noi siamo riusciti a fare un lavoro contabile enorme che ci consente di pensare di uscire dal piano di rientro già dal 2026”, ha detto il presidente  Rocca.

“L’uscita dal piano di rientro significa una capacità di programmazione della spesa sanitaria più flessibile – ha spiegato Rocca -. Oggi ogni decisione la dobbiamo comunicare a un tavolo presso la ragioneria generale dello Stato con un rallentamento dei tempi e delle scelte”, ha concluso.