Accusato di spacciare hashish in carcere. Assolto dal giudice: “Il su uso era personale”
Mercoledì 18 settembre 2024 si è concluso il procedimento penale a carico di D.E., dinanzi al GUP presso il Tribunale di Rieti, Dott. Porro.
D.E era imputato per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente poiché trovato in possesso, all’interno del Carcere di Rieti ove era detenuto in esecuzione pena, di 23 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish corrispondente a circa 300 dosi.
Il 5 giugno 2023 veniva effettuata una perquisizione dagli operanti della Polizia penitenziaria all’interno della cella ove era detenuto D.E., pluripregiudicato della Sabina , gravato da numerosi precedenti penali per reati della stessa specie.
A seguito della perquisizione lo stesso consegnava spontaneamente l’involucro di sostanza stupefacente che aveva occultato nelle parti intime.
Il D.E., in sede di interrogatorio, dichiarava di aver trovato la sostanza nelle scale della casa circondariale e, poiché assuntore da moltissimi anni, lo aveva raccolto per farne un uso personale.
La difesa Avv. Morena Fabi in sede di discussione a seguito di richiesta di rito abbreviato sosteneva che non poteva ritenersi raggiunta la prova in ordine alla finalità di spaccio, poiché non sono emersi ulteriori elementi oltre il rinvenimento della sostanza, seppure di rilevante quantità (300 dosi), che potessero far desumere che il D.E deteneva lo stupefacente per cederlo a terzi, che pertanto era assolutamente credibile la versione resa dall’imputato.
Il P.M chiedeva la condanna ed il GUP , accogliendo la tesi difensiva, emetteva una sentenza di assoluzione.