Regione Lazio, approvato il calendario venatorio. La stagione avrà inizio il 15 settembre e terminerà il 30 gennaio 2025
Con decreto del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e su proposta dell’assessore alla Caccia e alla Pesca, Giancarlo Righini, è stato approvato il calendario venatorio regionale e il regolamento per la stagione 2023-2024 nel Lazio.
La stagione avrà inizio il 15 settembre 2024 e terminerà il 30 gennaio 2025. Per l’intero periodo la caccia è consentita tre giorni a settimana, che il titolare della licenza può scegliere tra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.
Per l’intera stagione venatoria 2024/2025, a ciascun cacciatore è consentito di abbattere complessivamente: non più di cinque capi per ogni specie di: lepre europea e starna; non più di dieci capi della specie moriglione; non più di venti capi per ogni specie di: beccaccia, fagiano; non più di venticinque capi per ogni specie di: alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, frullino, marzaiola, mestolone, quaglia; non più di cinquanta capi per ogni specie di: allodola, fischione, folaga e non più di cento capi della specie tordo sassello.
Durante la stagione, l’esercizio venatorio è consentito nei periodi e per le specie di selvaggina di seguito indicati:
- Specie cacciabili dal 15 settembre 2024 al 31 ottobre 2024: quaglia
- Specie cacciabile dal 15 settembre 2024 al 9 dicembre 2024: lepre europea
- Specie cacciabile dal 15 settembre 2024 al 30 dicembre 2024: coniglio selvatico, fagiano, merlo
- Specie cacciabile dal 15 settembre 2024 al 30 gennaio 2025: alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moriglione, porciglione, volpe
- Specie cacciabile dal 2 ottobre 2024 al 30 dicembre 2024: allodola
- Specie cacciabile dal 2 ottobre al 30 gennaio 2025: beccaccia, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello
- Specie cacciabile dal 2 ottobre 2024 al 30 novembre 2024: starna
- Nelle aree dove gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) hanno accertato l’avvenuta stabilizzazione delle popolazioni reintrodotte, attraverso un costante monitoraggio.
- Nelle aree oggetto di interventi di gestione attiva secondo le previsioni dei piani di prelievo proposti dagli ATC o dalle Aziende Faunistico Venatorie approvati dalle Aree Decentrate Agricoltura della Direzione regionale dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare, della Caccia e della Pesca e delle Foreste, per garantire la sostenibilità del prelievo.
Gli ATC propongono, prima dell’inizio della stagione venatoria, le aree di apertura della caccia alla strana specificando la metodologia impiegata per la quantificazione della popolazione, la quota di prelievo stabilita e le modalità individuate per la verifica del raggiungimento della quota.
- Specie cacciabili dal 2 novembre 2024 al 30 gennaio 2025: cinghiale
La caccia al cinghiale è consentita:
- nelle “Zone vocate” assegnate a squadre di caccia al cinghiale in bracca e in girata;
- nelle “Zone bianche” (zone non assegnate alle squadre autorizzate di caccia al cinghiale), dove la caccia al cinghiale è consentita ai cacciatori non iscritti alle squadre autorizzate di caccia al cinghiale in braccata e in girata.
Il numero massimo di giornate, che per la stagione venatoria 2024-2025 sono pari a 39, l’effettiva fruizione delle giornate di caccia della specie cinghiale nelle “Zone vocate” e nelle “Zone bianche” è modulata nel seguente modo: 2, 3, 6, 9, 10, 13, 16, 17, 20, 23, 24, 27, 30 novembre; 1, 4, 7, 8, 11, 14, 15, 18, 21, 22, 26, 28, 29 dicembre; 4, 5, 6, 11, 12, 15, 18, 19, 22, 25, 26, 29, 30 gennaio.