Sicurezza in centro, il movimento Indipendenza di Rieti scrive al Prefetto
In relazione agli avvenimenti degli ultimi giorni, che hanno visto protagonisti giovani immigrati, culminati nell’aggressione agli esponenti di Area Rieti sabato scorso, che ha visto coinvolti il vicesegretario nazionale del Movimento Indipendenza Chicco Costini ed altri dirigenti del partito, il segretario nazionale Gianni Alemanno, congiuntamente allo stesso Chicco Costini ed al segretario provinciale Gioacchino Belloni, hanno richiesto un incontro al prefetto di Rieti, per analizzare le cause che hanno portato alla tensione ed agli atti di violenza urbana delle ultime settimane, e per poter esporre alcune proposte nate dall’ascolto dei cittadini e dei commercianti del centro storico.
Di seguito la lettera inviata al Prefetto
All’attenzione del Prefetto di Rieti
Il susseguirsi di episodi violenti nella città di Rieti, e nei comuni limitrofi, che hanno avuto come attori protagonisti immigrati, in particolar modo minorenni, così come riportato nelle cronache locali, sta creando nella popolazione una profonda insicurezza, che sta portando i cittadini ad evitare di frequentare alcuni quartieri, soprattutto nelle ore serali.
In particolare l’aggressione subita da una studentessa universitaria, iraniana, ospite nella nostra città, ha fatto esplodere la criticità dei rischi legati a comportamenti aggressivi da parte di soggetti attualmente presenti nel nostro territorio a vario titolo. Nonostante il meritorio agire delle forze dell’ordine, impegnate costantemente nell’azione di prevenzione e repressione di questi atti, il combinato disposto della minore età e di una legislazione evidentemente non adeguata, la presenza cresciuta esponenzialmente di immigrati presenti nel nostro territorio, rafforza la convinzione di una sostanziale impunità di questi soggetti, con il ripetersi oramai quotidiano di aggressioni, danneggiamenti, e atti vandalici, che hanno spazzato via la storica serenità della nostra piccola città.
Nell’ottica di contribuire a trovare una soluzione, e di evitare che, prendendo atto di una sostanziale impotenza dello Stato, alcuni cittadini sentano la necessità dover intervenire autonomamente, con il rischio di trasformare la nostra realtà in una giungla in cui rapporti sociali siano regolati dalla legge del più forte, chiediamo alla Signoria Vostra la possibilità di avere un incontro, come Movimento politico con Lei, nel quale fatta un’analisi della situazione, avere la possibilità di potersi confrontare su alcune proposte, espressione dell’ascolto di cittadini e commercianti, finalizzate a ricostruire un clima di serena convivenza.
In attesa di un Vostro cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.