* PRIMO PIANOCronaca

Fingeva di essere il nipote. Nonnina reatina truffata. Reato di furto aggravato per due campani

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti ha emesso il provvedimento di avviso di conclusione indagini preliminari per il reato di truffa aggravata in concorso, nei confronti di due campani individuati dagli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti come autori di una truffa perpetrata ai danni di una anziana reatina con la tecnica del “finto nipote”.

Nel luglio del 2022, la donna era stata contattata telefonicamente da un uomo che le chiedeva di consegnargli la somma di 5.000 euro o l’equivalente in gioielli, per la consegna di un pacco contenente dei pezzi di ricambio per computer acquistati dal nipote. Convinta della genuinità dell’ordine, la donna ha consegnato degli oggetti di valore ad un giovane che, poco dopo la telefonata, si era presentato presso la sua abitazione consegnandole effettivamente un pacco contenente, tuttavia, dei semplici biscotti.

Solo a quel punto, accortasi della truffa, la donna ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato, i cui investigatori reatini, avvalendosi della collaborazione del personale tecnico della Polizia Scientifica, hanno individuato, sul pacco consegnato all’anziana, delle porzioni di impronte papillari che, i successivi accertamenti tecnici, hanno evidenziato appartenere a due uomini di origini campane, già noti alle Forze dell’Ordine per analoghe truffe.

Gli investigatori della Polizia di Stato hanno anche evidenziato, dall’analisi del traffico telefonico dei due sospettati, l’effettiva presenza in questo capoluogo di uno dei due uomini, proprio nelle ore in cui era stata consumata la truffa.

Prendendo spunto da questo ulteriore episodio, la Polizia di Stato ricorda che, in tutta la penisola, approfittando della buona fede dei cittadini, non solo anziani, numerosi truffatori agiscono con il solo scopo di carpire loro denaro o oggetti di valore, utilizzando le più svariate e diffusamente pubblicizzate tecniche di raggiro.

I casi più frequenti sono:

  • Finti incaricati di enti gestori di utenze domestiche convincono, durante la sottoscrizione di contratti, a consegnare anticipi in denaro;
  • Falsi assicuratori chiedono somme di denaro asseritamente necessarie a risarcire automobilisti danneggiati da comportamenti alla guida della vittima o di prossimi congiunti;
  • Operai si presentano a casa per effettuare lavori mai richiesti;
  • Pacchi mai ordinati vengono consegnati, anche a nome di prossimi congiunti, dietro pagamento di somme di denaro o monili;
  • Sconosciuti fingono di essere amici di prossimi congiunti, creditori nei loro confronti, anche di piccole somme di denaro o si fanno ambasciatori per recapitare somme di denaro a parenti ed amici della vittima.

La Questura di Rieti ricorda, ancora una volta, che per proteggersi dalle truffe è assolutamente necessario evitare contatti con sconosciuti, non aprire le porte della propria abitazione e non recarsi in strada su sollecitazione di terzi.

In tali circostanze è opportuno chiamare immediatamente i numeri di soccorso pubblico per raccontare quanto sta accadendo e permettere, così, alle Forze dell’Ordine di individuare ed assicurare alla giustizia questi pericolosi truffatori.