Indagato per truffa ai danni di una donna di 46 anni con il raggiro del ‘romance scam’
I Carabinieri della Stazione di Passo Corese hanno deferito a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti un uomo di 53 anni, ora indagato per truffa. Il provvedimento è scaturito a seguito di alcuni fatti che hanno interessato una donna italiana di 46 anni, risultata, suo malgrado, vittima di una truffa riconducibile al fenomeno denominato “love scam”.
Si tratta di uno dei raggiri più dolorosi in cui si possa rimanere coinvolti in quanto, oltre all’aspetto economico, colpisce la sfera emotiva dei soggetti truffati, i quali, dopo l’instaurarsi di un falso rapporto sentimentale, vengono fatti oggetto di richieste di denaro giustificate da una serie di fantasiose motivazioni. Nel caso specifico la donna era stata contattata via chat dal soggetto denunciato ed era poi iniziata una vera e propria relazione sentimentale telefonica.
Una volta conquistata la fiducia della controparte, l’uomo è riuscito a farsi consegnare dalla vittima la somma di oltre 1.200,00 Euro, giustificando la richiesta con la necessità urgente di dover provvedere a rinnovare la polizza assicurativa della propria autovettura in scadenza e per la quale, in quel momento, non disponeva di sufficiente denaro.
Credendo alla buona fede di quella che credeva essere una persona ormai a lei legata da un sincero affetto nonostante il breve lasso di tempo trascorso dal giorno in cui i due si erano scambiati i primi messaggi online, la donna cedeva al pagamento. Ricevuto il denaro, però, l’uomo si dileguava completamente. A nulla sono valsi i successivi tentativi da parte della donna di contattare la presunta “anima gemella” che, di fatto, ricevuto il denaro, ha troncato di netto il loro rapporto senza ovviamente restituire le somme concessegli.
Resasi conto di essere stata raggirata e, soprattutto, ferita nei sentimenti, la vittima ha presentato denuncia ai Carabinieri della Stazione di Passo Corese. Gli accertamenti, immediatamente avviati, hanno consentito di risalire all’identità dell’uomo che è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria con l’ipotesi di truffa.