Presentato a Rieti il coordinamento laziale del Movimento Indipendenza. Presente il segretario nazionale Alemanno
Tante persone, amministratori, agricoltori, professionisti, hanno salutato all’’Hotel Miramonti la presentazione del coordinamento laziale del Movimento Indipendenza alla presenza del segretario nazionale Gianni Alemanno, del presidente nazionale Massimo Arlechino, del coordinatore regionale Marco Pelagatti e dei vicesegretari Nicola Colosimo, Simone Di Stefano e Chicco Costini.
La serata introdotta e moderata dal segretario provinciale Gioacchino Belloni ha visto alternarsi al microfono, imprenditori agricoli, medici, commercialisti, affrontare la tematica dell’intelligenza artificiale raccontando il loro disagio e le loro difficoltà in una Nazione sempre più oberata da inutili orpelli burocratici, oppressa da regole europee nella gran parte inutili.
A seguire i membri dell’esecutivo hanno raccontato la nascita 4 mesi fa del Movimento Indipendenza, a partire dal comitato fermare la guerra per sfociare dopo Orvieto nel movimento politico che è cresciuto nella volontà di dare voce ai non rappresentati, a coloro che stanno pagando più pesantemente il prezzo del fallimento dell’utopia liberista.
Le conclusioni sono state affidate a Gianni Alemanno, che ha denunciato la voracità delle multinazionali che oggi condizionano le scelte dei governi molto più della volontà popolare, i rischi connessi al rafforzamento di oligarchie economiche espressione del potere finanziario di banche e fondi assicurativi, che si arricchiscono sul sacrificio dei lavoratori e dei piccoli imprenditori, chiamati a pagare il prezzo di una transizione che giorno dopo giorno arricchisce sempre di più una minoranza a spese della maggioranza della popolazione.
L’ex sindaco di Roma ha denunciato con forza il tradimento di un centrodestra che in campagna elettorale aveva promesso di opporsi alla voracità della finanza, di difendere l’economia reale, il lavoro, i piccoli risparmiatori, ed una volta al governo ha tradito tutte le aspettative, svendendo gli interessi reali della Nazione in cambio di un accreditamento nei salotti di quello stesso potere dell’euro casta, che aveva giurato di combattere.
In un mondo che cambia, dove il dominio unilaterale degli USA sta lasciando il passo all’avanzare di una logica multipolare, legata alle singole culture nazionali, dove due terzi del mondo rivendica la propria indipendenza dal pensiero unico liberale, l’Italia, senza un motivo reale si è trasformata nella guardia bianca degli interessi americani nel mondo.
Partendo dalle radici storiche della destra sociale, oggi Indipendenza cerca di interpretare le sfide che la nuova epoca ci pone davanti, immaginando un progetto economico, sociale, una visione del mondo alternativa a quella occidentale, che nella sua fase terminale sta conducendo il mondo verso il baratro della terza guerra mondiale.
Alla fine della serata Indipendenza Rieti in collaborazione con il ristorante Da Checco al Calice d’oro, che ha ospitato la conviviale che è seguita all’incontro, hanno offerto all’assessore ai servizi sociali del comune di Rieti, avv. Giovanna Palomba, presente alla cena, 30 pasti da donare a persone bisognose della città in occasione della Santa Pasqua.