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Fara in Sabina, Cuneo: “L’appalto del servizio mediante gara, scelta legittima”. Il Tar da ragione al Comune e boccia il ricorso di Saprodir

“Con molta soddisfazione abbiamo appreso dai legali del Comune la notizia che il Tar Lazio ha respinto il ricorso promosso da Saprodir avverso i provvedimenti dell’Ente con i quali è stato stabilito di gestire il servizio rifiuti, per i prossimi anni, mediante ricorso al mercato, disponendo, al contempo la dismissione della partecipazione detenuta dall’Ente all’interno della Saprodir.


È una vittoria tanto bella quanto importante, a difesa del buon operato degli uffici e della volontà politica dell’Amministrazione comunale, di potersi autonomamente determinare in merito alla migliore forma di gestione di un servizio pubblico essenziale, come quello dell’igiene urbana”. 
Queste le prime considerazioni del Sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo, alla notizia della pubblicazione della sentenza del Tar Lazio. 
“Come Amministrazione comunale, nel 2023, abbiamo ritenuto che l’affidamento del servizio di igiene urbana, nella forma dell’appalto di servizi mediante procedura ad evidenza pubblica europea, fosse la scelta più coerente con il perseguimento dell’interesse pubblico dell’Ente.  Al contempo, coerentemente a questa scelta, il Comune ha ritenuto che la partecipazione (solo finanziaria) nella Saprodir non fosse più necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente. 


A fronte di ciò, la Saprodir invece, ritenendo che (a suo dire) fosse un obbligo affidarle il servizio in ragione di una gara di oltre 10 anni fa, ha instaurato un contenzioso innanzi al Giudice Amministrativo, chiedendo l’annullamento di tutti gli atti adottati dall’Amministrazione comunale in questi due anni, impegnando l’Amministrazione e gli uffici in un contenzioso che ha portato via tempo e risorse pubbliche che potevano essere destinate ad altro. 


Ma proprio ieri, il Tar, con una lunga ed articolata sentenza ha accolto in pieno le nostre ragioni, rigettando completamente le richieste della Saprodir, condannandola anche a pagare le spese legali sostenute dal Comune.  Non voglio commentare la sentenza sotto l’aspetto prettamente giuridico. Lascio volentieri questo compito ai nostri legali che ben ci hanno rappresentato nel corso del giudizio. Ciò che più mi preme sottolineare, oggi, da Sindaco di Fara in Sabina, è che dopo una lunga battaglia in Tribunale, anche i Giudici hanno certificato che la mera partecipazione ad una società mista non può mai obbligare (così come pretendeva la Saprodir) un ente ad affidare il servizio di gestione dei rifiuti alla società stessa.
Il Comune non aveva mai affidato il servizio alla società nel corso degli anni e questo aspetto è stato ben rilevato dal Tar in un passaggio della sentenza, dove ha precisato che l’esistenza di un vincolo giuridico, in capo al Comune, di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti alla Saprodir era smentita anche dagli atti amministrativi adottati dall’Ente nel corso degli anni.


Un altro passaggio che merita sicuramente attenzione è quello dove il Giudice hanno ribadito un concetto che spesso molti dimenticano, ossia che un soggetto privato non può sostituirsi ad una Pubblica Amministrazione nella valutazione del merito dell’azione amministrativa-conclude Cuneo- “Ancora una volta il TAR conferma la correttezza degli atti amministrativi prodotti dal nostro Comune, l’ennesima riprova che stiamo agendo in maniera trasparente e responsabile. Gli attacchi delle minoranze a voler insinuare la superficialità e l’inefficacia del nostro operato vengono di nuovo smentiti e si dimostrano infondati, frutto di una politica mediocre e inadeguata.  Ringrazio gli Uffici Comunali, gli avvocati e l’assessore Bertini per il lavoro svolto sempre proteso alla tutela della legalità e dei vari interessi della nostra comunità”