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Ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe. Questo sera a Greccio il concerto di Angelo Branduardi

Dopo il concerto di ieri a Poggio Bustone di LDA, continuano i concerti nella sacra Valle di Francesco, promossi dal Comitato Nazionale Greccio 2023, in occasione dell’ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe. Oggi, lunedì 4 settembre,  alle ore 19 a Greccio (prato del Santuario) concerto di Angelo Branduardi, il menestrello della musica d’autore.

A Greccio, Angelo Branduardi porterà “Confessioni di un malandrino”, uno spettacolo composto dalla versione rivisitata dei suoi brani più celebri, in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin. L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica. Sarà un concerto acustico che andrà alla ricerca delle emozioni più profonde e delle immediate comunicazioni tra musicisti e pubblico, in cui verranno eseguiti brani famosi e meno conosciuti, anche tratti dagli album che compongono la collana “Futuro Antico” con al quale Angelo ha ripreso suoni dimenticati dei secoli passati, senza dimenticare “i classici”.

Nato a Cuggiono, vicino a Milano, Branduardi ha frequentato il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove ha conseguito il diploma di violino, debuttando in seguito come solista con l’orchestra del Conservatorio. Nel 1974 il suo debutto discografico con l’album “Angelo Branduardi”, arrangiato da Paul Buckmaster. Nel 1975 esce “La luna”, in collaborazione con Maurizio Fabrizio ma il primo grande successo arriva così nel 1976 con l’album ‘Alla fiera dell’Est’, che si aggiudica subito il Premio della Critica Discografica. Con ‘La pulce d’acqua’ rinnova il successo che culmina con  ‘Cogli la prima mela’ (1979), album di grande successo a livello europeo premiato dalla critica tedesca ed europea  A partire dagli anni ’80 del secolo scorso, Angelo Branduardi ha cominciato a collaborare anche con il cinema. La sua prima soundtrack è stata per il film State buoni se potete di Luigi Magni del 1983 che gli permise di vincere un David di Donatello come miglior musicista e un Nastro d’argento per la miglior colonna sonora.

Tra gli anni ’80 e ’90, poi, ha sperimentato la musica elettronica, realizzando successi come gli album ‘Si può fare’ del 1993 e ‘Il dito e la luna’ del 1998, dal quale è stato estratto uno dei suoi brani più acclamati ossia ‘Il giocatore di biliardo’.

A partire dal 1996, ha cominciato a produrre una serie di dischi chiamati Futuro antico, pubblicandone otto in circa due decenni. Nel 1999, esce ‘L’infinitamente piccolo’, un disco interamente dedicato a San Francesco. “Era un grande poeta – racconta Branduardi – amava cantare e lo faceva spesso, anche da solo. Per accompagnare il suo Cantico delle Creature aveva composto una musica che è andata perduta: io ho provato a ridare voce alle sue parole perché si possa di nuovo cantarle”. La sua ricerca non si è mai fermata.