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IMR ex Lombardini. Reindustrializzazione al palo. Cisl, Uil e Ugl attendono tavolo in Regione

“Lo scorso 8 agosto si è tenuta una riunione sullo stato della reindustrializzazione IMR ex Lombardini di Rieti, alla presenza del Sindaco di Rieti e del suo Assessore allo Sviluppo Economico e di CGIL, CISL, UIL e UGL Confederali e di categoria. A fronte della situazione di stallo nella procedura di reindustrializzazione del sito reatino, si è convenuto unitariamente di richiedere alla Regione Lazio un tavolo con tutti i soggetti protagonisti dell’accordo quadro sottoscritto nel dicembre 2021”: lo scrivono i sindacati.

“Le Segreterie Territoriali dei metalmeccanici di Cisl, Uil e Ugl – dichiarano rispettivamente Vincenzo Tiberti, Federico Ostili e Tiziano Deli – al fine di ottenere dalla parte datoriale il pieno rispetto di quanto sottoscritto in termini di reindustrializzazione e piena occupazione, anche con l’intermediazione delle Istituzioni coinvolte, ritengono che la fuga in avanti del numero uno della Fiom Cgil possa creare una frattura nell’unitarietà sindacale non proficua alla miglior tutela dei lavoratori e sfavorevole alla rivendicazione degli accordi presi in termini di tempi e di unità reimpiegate. Per questo è necessario poter contare sulla compagine unitaria di Istituzioni e forze sindacali tutte”.

“Le vertenze ancora irrisolte nel territorio reatino come appunto l’IMR, la Guerrato, la Reset ed altre ancora, richiedono un forte impegno delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni tutte, affinché non vengano ignorate le giuste aspettative dei lavoratori e dei cittadini. Nella riunione di inizio agosto era ben chiaro che la convocazione in Regione Lazio sarebbe arrivata successivamente alla pausa di ferragosto, proprio per questa ragione è difficile comprendere l’uscita in solitaria del Segretario Fiom Cgil che più volte invece si è raccomandato sull’unitarietà dell’azione sindacale – aggiungono i sindacati – Iniziative diverse non sono condivise, restiamo in attesa di un incontro in Regione Lazio, successivamente ci saranno le condizioni di valutare l’operato delle Istituzioni e della parte datoriale”.